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PISA – Pisa ospedale amico delle bambine e dei bambini: nomina Unicef
Cerimonia di nomina dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup) a nuovo “Ospedale amico delle bambine e dei bambini’.
Presente anche l’assessora regionale Alessandra Nardini.
Il team di valutazione Unicef, che ha effettuato complessivamente 68 interviste a 33 madri in degenza o nel puerperio, 9 madri di bambini/e ricoverati in terapia intensiva e 23 donne in gravidanza, oltre a colloqui con la dirigenza e osservazioni nei reparti, “ha potuto constatare come l’assistenza offerta raggiunga complessivamente livelli molto buoni nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento, dell’alimentazione infantile e della genitorialità”.
Il team di valutazione, come evidenzia Aoup pisana, ha apprezzato in maniera particolare alcuni aspetti: l’attenzione alta al odice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno in tutti i suoi aspetti, anche grazie alla formazione specifica per il personale realizzata in collaborazione con l’associazione Ibfan.
La presenza di una stanza di incontro family room dove possono accedere i familiari.
La partecipazione all’attività di un ospedale da campo, che ha portato le proprie competenze per un’assistenza baby friendly anche in situazioni di emergenza.
“L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ha meritato il riconoscimento di ‘Ospedale amico delle bambine e dei bambini’: le madri hanno espresso grande apprezzamento per l’aiuto pratico e per il counselling ricevuti in tutti i momenti dell’assistenza; tutti gli operatori e le operatrici, impegnati nella quotidianità, hanno saputo garantire una presenza attenta e competente accanto a madri, bambine, bambini e famiglie, in linea con le indicazioni dell’Oms/Unicef e nella concreta attuazione del diritto alla salute sancito dall’art. 24 della Convenzione per i diritti dell’infanzia”, dichiara Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia. “Un’azienda ospedaliero universitaria amica è una opportunità per gli studenti dell’Università di Pisa e gli specializzandi per constatare in prima persona queste buona pratiche basate sulle prove di efficacia”.
“Questo percorso – dichiara la direttrice generale Aoup Silvia Briani – arriva dopo un lavoro intenso e un impegno costante da parte di tutte le componenti aziendali e professionali coinvolte non solo nel Dipartimento materno-infantile ma anche nell’accreditamento e nella formazione. E’ quindi con grande soddisfazione che accogliamo questo ulteriore riconoscimento, che arriva poco dopo la certificazione di genere del nostro ospedale. Sono tutti piccoli tasselli che contribuiscono al miglioramento delle cure e dell’accoglienza dei nostri pazienti ma anche al benessere lavorativo degli operatori coinvolti. In questo caso, poi, la certificazione Unicef che riconosce l’esistenza di percorsi informativi e di promozione dell’allattamento materno, attraverso l’adozione di buone pratiche, non fa altro che coronare un percorso che in Aoup vanta una lunga tradizione, con tutti i benefici che ne conseguono”.
In Italia, sottolinea Aoup, l’Unicef porta avanti le baby-friendly initiatives (Bfi): buone pratiche, basate su prove di efficacia, che proteggono, promuovono e sostengono l’allattamento, offrendo e garantendo al contempo cure e sostegno adeguati alle madri che non allattano. Le baby-friendly initiatives comprendono 36 ospedali e 11 comunità riconosciuti amiche delle bambine e dei bambini e 4 corsi di laurea ‘amici dell’allattamento’. Inoltre, fanno parte del programma dell’Unicef Italia ‘Insieme per l’allattamento’ oltre 1.100 baby pit stop (Bps), aree allestite per accogliere i genitori che vogliono allattare o cambiare il pannolino quando si trovano fuori casa.