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PISA – Un secondo cadavere, a distanza di pochi giorni dal primo cadavere, è stato restituito dal mare ed è stato trasportato dalle onde sulle spiagge del litorale pisano.
Vicino alla foce del fiume Serchio come il primo cadavere.
Il secondo cadavere ha la fede nuziale con incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze.
Indossa una scarpa amaranto.
Come il primo cadavere, rinvenuto con un paio di slip e un Rolex al polso, è in avanzato stato di decomposizione.
In entrambi i casi gli investigatori della Questura di Pisa hanno escluso cause violente di morte.
Nel pomeriggio di lunedì 19 dicembre il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura è intervenuto all’interno della tenuta del Parco di San Rossore dove è stato rinvenuto un cadavere nelle adiacenze della foce del fiume Serchio, più o meno nella stessa zona dove sabato 17 dicembre era affiorato un precedente cadavere trasportato dall’acqua in seguito alle mareggiate.
Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, previo il nulla osta del pubblico ministero di turno, è stato recuperato dai necrofori ed affidato all’Istituto di Medicina Legale per gli accertamenti del caso.
Gli accertamenti investigativi della Squadra Mobile e quelli tecnici della Polizia Scientifica della Questura su entrambe le salme sarebbero a buon punto nell’attribuire una identità certa ad entrambe le salme.
Servirà la comparazione genetica per togliere ogni dubbio.
Nel primo caso gli investigatori sono partiti dalle cose che indossava il cadavere, un Rolex e un paio di slip.
Sarebbero risaliti ad un uomo scomparso nei mesi scorsi da fuori la provincia pisana.
La seconda salma sarebbe di un pisano, con una scarpa color amaranto di una nota marca e la fede nuziale con inciso i nomi di battesimo degli sposi e la data delle nozze.
I familiari su delega della Procura della Repubblica, sono già stati sentiti negli uffici della Polizia di Stato, confermando in buona sostanza la bontà delle piste investigative individuate.