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VOLTERRA – Arrivano altri tre milioni dal Ministero della Cultura per l’anfiteatro di Volterra. E sono sette e mezzo, dopo i quattro milioni e mezzo già confermati e anticipati dal ministro Dario Franceschini in occasione della sua visita all’area archeologica. Risorse importanti per accelerare le fasi di scavo di una delle più straordinarie scoperte di sempre. Una scoperta che ha dell’incredibile ed è del tutto casuale. Per puro caso, nell’estate del 2015, durante lavori idrogeologici. Ha dimensioni imponenti, si tratta di un anfiteatro che poteva ospitare dalle ottomila alla diecimila persone. Una scoperta di straordinaria importanza per un anfiteatro di cui non risultano fonti storiche che ne citino la presenza. Gli scavi sono curati dalla Soprintendenza di Pisa e Livorno con la direttrice scientifica Elena Sorge. Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Mazzeo: “Nell’arco di una settimana l’Anfiteatro di Volterra è stato oggetto di due importanti stanziamenti da parte del Ministero della Cultura. Si sta parlando di una cifra totale pari a sette milioni e mezzo di euro per il restauro e la valorizzazione del monumento di un sito archeologico che si preannuncia come uno dei più attrattivi del pianeta.
Un ulteriore finanziamento che mi ha confermato il sindaco Giacomo Santi e che rappresenta un riconoscimento per il lavoro che in questi anni, come Regione, abbiamo fatto insieme a lui, all’assessore Dario Danti e a tutta l’amministrazione comunale”. Quindi Mazzeo: “È evidente come la sensibilità del ministro Franceschini, in visita all’anfiteatro nelle settimane scorse, abbia influito su questi finanziamenti che permetteranno a questa scoperta di tornare a una nuova vita. È un’opportunità fino a qualche mese fa impensabile per Volterra e per tutto il territorio. Ne beneficerà quell’area, ma anche l’intera nostra Toscana. Regione costellata da siti archeologici di primaria importanza. Sarà un lavoro lungo, laborioso, affidato a esperti appassionati e di grande competenza, guidati dalla scopritrice dell’anfiteatro, l’archeologa Elena Sorge, che nel 2015 causalmente si è trovata di fronte a questa meraviglia nascosta”.