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LAMPORECCHIO – Crollo del ponte di via Podere Bitetto a Lamporecchio nell’alluvione del novembre 2023, ci sono tre indagati.
A causa del crollo morirono due persone, Antonino Madonia e Teresa Perone e secondo le ipotesi della procura ci sono tre presunti responsabili. Si tratta del’ex sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani in qualità di autorità territoriale di protezione civile e componente del Centro Operativo Comunale (Coc) attivato il 2 novembre 2023; dell’ex vicesindaco e assessore delegato alla protezione civile del Comune di Lamporecchio e componente del medesimo Centro Operativo Comunale, che al momento dei fatti era referente e punto di contatto per la segnalazione di situazioni emergenziali e del dirigente dell’area tecnica lavori pubblici, quale responsabile della protezione civile del Comune di Lamporecchio nonché coordinatore del Centro operativo comunale.
Vengono loro contestate condotte omissive in violazione dei decreti legislativi 1/2018 e 267/2000, nonché del piano comunale di protezione civile approvato con delibera del consiglio comunale di Lamporecchio numero 15 del 17 marzo del 2018.
In particolare, avrebbero omesso di attuare le misure imposte dalla situazione di allerta metereologica e di pericolo di alluvione, a più riprese segnalate dagli organi regionali e provinciali che avvisavano circa il rapido innalzamento dei livelli idrometrici e raccomandavano di monitorare bacini, sottobacini e affluenti dell’Arno per rischio di possibili esondazioni, allagamenti diffusi e criticità nella viabilità.
Pur essendo noti eventi alluvionali già verificatisi nei pressi del fiume Rio di Lamporecchio – non avrebbero predisposo presidi territoriali e non avrebbero emanato ordinanze contingibili e urgenti di limitazione o chiusura delle strade, quali via Badalino (classificata nel piano comunale come esposta a “rischio idraulico”) e la contigua via Podere Vitetto.
I coniugi, dunqiue, nel transitare sulla via Podere Vitetto e nell’attraversare il ponte esistente sul rio di Lamporecchio a bordo della propria autovettura, sono stati travolti dalle acque che all’altezza del ponte avevano raggiunto il livello di piena; cosicché l’auto condotta dal Madonia (che non aveva completa percezione dello stato di pericolo per le condizioni metereologiche e la scarsa visibilità) è stata investita dall’ondata di piena, è caduta nell’alveo del fiume per il crollo del ponte ed è stata trascinata per diversi chilometri a valle (essendo poi ritrovata in località San Pantaleo del comune di Vinci).
I corpi senza vita dei due coniugi sono stati rinvenuti, fuori dall’auto, ad una distanza di circa 1,5 chilometri dal luogo del sinistro.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono state svolte dai carabinieri di Lamporecchio e della sezione di polizia giudiziaria della Procura.
L’esercizio dell’azione penale è conseguenza degli accertamenti di polizia giudiziaria e delle conclusioni cui è giunta laconsulenza tecnica disposta dal pubblico ministero.