|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
PRATO – È iniziato il ‘progetto droni’ della procura di Prato, una sperimentazione che durerà quattro settimane e che introduce un sistema di videosorveglianza aerea finalizzato alle indagini di polizia giudiziaria. L’iniziativa nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto tra l’ufficio giudiziario pratese ed Estra spa, società a partecipazione pubblica incaricata di sostenere gli oneri finanziari dell’operazione.
Il progetto mira a rafforzare l’attività investigativa attraverso l’impiego di tecnologie avanzate, con particolare attenzione al controllo del territorio e al contrasto di condotte illecite.
Durante le quattro settimane di sperimentazione verranno utilizzati quattro droni, uno dei quali dotato di termocamera a infrarossi. È prevista inoltre una stazione mobile di comando, equipaggiata con gruppo elettrogeno e monitor di controllo, utile alla supervisione in tempo reale dei voli e delle riprese. Si tratta di una dotazione pensata per rendere più efficace il monitoraggio delle aree individuate e la raccolta di elementi utili alle indagini.
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, l’impiego dei droni consentirà una mappatura più precisa delle zone critiche e un intervento più rapido in presenza di comportamenti illeciti. Tra le finalità indicate figura anche il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nelle ore notturne, problematica particolarmente sentita in diverse aree del territorio provinciale.
A condurre le operazioni sarà personale specializzato della polizia giudiziaria, composto dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale agroalimentare e forestale (Nipaf) e dal Nucleo operativo ecologico (Noe) dei Carabinieri di Firenze. Le due unità collaboreranno per garantire un coordinamento operativo efficace e una raccolta dati coerente con gli standard richiesti dalle indagini.



