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PRATO – Figline di Prato, Val di Bisenzio, Montemurlo. Un nottata di maltempo, fra pioggia e vento, che ancora una volta provoca danni e paura in provincia.
Nella notte la situazione più critica è stata quella di Figline di Prato, dove il torrente Bardena è uscito dal proprio lettoper invadere la strada. Una situazione che si verifica spesso in caso di intense piogge.
A causa del maltempo dovuto al temporale ed alle raffiche di vento che si sono abbattute sul territorio provinciale dal pomeriggio del 21 novembre, sono state numerose le richieste di soccorso da parte dei cittadini per danni legati all’acqua ed alla caduta di rami e alberi. Per fronteggiarle, il dispositivo di soccorso è stato potenziato.
Circa 20 gli interventi urgenti effettuati, altri ne restano in coda.
L’altra situazione più critica si è avuta in val di Bisenzio anche se non si segnalano persone coinvolte.
Anche l’onorevole di Forza Italia, Erica Mazzetti, stigmatizza la situazione: “Ancora una volta è Montemurlo la più colpita, soprattutto a Oste, dove i cittadini subiscono gli ennesimi danni dopo quelli dell’anno passato, senza dimenticare Prato, soprattutto Figline, e la Val Bisenzio, anch’essa già più volte colpita. Quanto a Montemurlo mi segnalano problemi, a caduta degli allagamenti, come traffico in tilt. Sicuramente, l’aver acconsentito alla cementificazione continua ha contribuito a questa situazione ma ciò che continua a mancare è la prevenzione con la manutenzione ordinaria e straordinaria. Preoccupa la situazione a Pistoia dove sono tracimati alcuni torrenti. Preoccupa molto la situazione dell’Ombrone che sta superando i livelli di guardia. Giungono, inoltre, segnalazioni di gravi lacune nei servizi di pulizia di strade, tombini, fiumi. Anche nell’Alto Mugello, già colpito nel maggio 2023 per la prima volta, ci sono nuovi problemi. Ancora una volta la Toscana si conferma indietro sul fronte della prevenzione e drammaticamente indietro sul fronte delle infrastrutture contro il rischio idrogeologico, problema oramai quotidiano, ma per la Regione non sembra essere una priorità, visto che il commissario straordinario all’emergenza, ancora Eugenio Giani, non ha sfruttato il suo decisivo ruolo per agire andando in deroga anche a tutti i vincoli facendo finalmente le opere”.