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PRATO – Prato si illumina di giallo in memoria di Giulio Regeni, il ricercatore friulano di 28 anni di cui si persero le tracce a Il Cairo, in Egitto, il 25 gennaio 2016 e che verrà ritrovato torturato e ucciso il successivo 3 febbraio.
In Egitto Regeni stava svolgendo un dottorando per l’Università di Cambridge.
Alle 19.41 l’ultimo sms di Giulio alla fidanzata, poi il silenzio.
Come ogni anno, per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni, alle 19.41 del 25 gennaio Prato, sindaco Matteo Biffoni, si illumina di giallo.
Ogni Comune della Provincia di Prato insieme alle associazioni del territorio ricorda Giulio Regeni illuminando di giallo un luogo significativo, e alle 19 tutti i soggetti coinvolti si ritrovano in piazza del Comune dove alle 19.41 Palazzo Pretorio sarà illuminato di giallo, suonerà la campana di Palazzo Pretorio ‘La Risorta’ e ci sarà un flash mob per rinnovare l’impegno per ottenere verità e giustizia per Giulio.
Gabriele Alberti, presidente Consiglio Comunale di Prato: “Per noi oggi, a sette anni dalla sua scomparsa, è fondamentale ricordare l’impegno delle istituzioni e delle associazioni affinché non venga meno il lavoro di tanti nell’individuazione della verità su questa dolorosa vicenda che riguarda i diritti umani e che vede tutti coinvolti come Paese”.
Il ministro Crosetto ieri a Palermo si è rivolto ai genitori di Giulio Regeni: “Ai genitori dico che lo Stato deve chiedere tutta la verità e pretendere giustizia per Giulio Regeni. E contemporaneamente lo Stato deve avere rapporti con altri Paesi. Le due cose sono conciliabilissime. La fermezza sulla vicenda Regeni è il fatto che Stato deve dialogare con Paesi che sono fondamentali anche per il futuro di tutto noi nel Mediterraneo, compreso l’Egitto”.
Oltre al Comune di Prato e ai Comuni della Provincia le associazioni coinvolte sono: Comitato Verità e Giustizia per Giulio Regeni di Vaiano, Arci Prato, Cdse, Anpi, Aned Prato, Anpi Valbisenzio, Cgil -Spi, Cgil Prato, Auser La sartoria Vaiano, Prato per la Pace, Banca Etica, La Piazza degli studenti, Associazione Eccetera, Libera.