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PRATO – Quattro arresti in un mese a Prato grazie all’operato dei carabinieri
I carabinieri della tenenza di Montemurlo hanno fermato un 27enne nigeriano, già noto agli uffici, che deteneva eroina, suddivisa in sei involucri e denaro contante per complessivi 425 euro. Lo stesso è stato sorpreso nella centrale via dei Tintori e vicolo Del Gini. Ad insospettire i militari è stato il suo comportamento, apparso subito sospetto in relazione al luogo e alle circostanze. Nell’intervento, per sottrarsi al controllo, ha opposto attiva resistenza nei confronti degli operanti.
I carabinieri della stazione di Iolo hanno arrestato altre due persone, sorprese in via Nuova, in un’area prossima al campo sportivo di Casale. I militari, avendo notato la presenza di un veicolo con due persone a bordo, hanno deciso di procedere al loro controllo. Uno degli occupanti, alla vista dei militari, si è subito dato alla fuga, cercando di disfarsi di un involucro, poi recuperato dai militari, contenente cocaina dal peso complessivo di venticinque grammi. I due arrestati sono un 33enne, già sottoposto all’affidamento in prova a seguito di precedente condanna per spaccio, e un 22enne, entrambi marocchini. Proprio in relazione all’arresto effettuato dai carabinieri di Iolo, il tribunale di sorveglianza di Firenze ha disposto la revoca dell’affidamento in prova ed il ripristino della detenzione in carcere. Il provvedimento è stato eseguito lo scorso 28 febbraio dai carabinieri di Iolo e l’uomo si trova ora in carcere a Prato.
Sempre i carabinieri della tenenza di Montemurlo hanno arrestato un 28enne nigeriano, senza fissa dimora, sorpreso con dieci grammi di eroina già suddivisa in dosi. Il giovane si trovava alla stazione ferroviaria di Prato Porta al Serraglio, area questa ritenuta particolarmente sensibile, anche per la vicinanza alla sede dell’università di Prato.L’atteggiamento dell’uomo ha indotto i militari a controllarlo; durante l’attività sono stati rinvenuti, oltre allo stupefacente, anche 3350 euro.
Gli stupefacenti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro, così come il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita.
Come richiesto dalla procura di Prato, tutti gli arresti sono stati convalidati dal giudice per le indagini preliminari al tribunale di Prato.