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Conclusa la latitanza del re delle droghe sintetiche, evaso dopo un arresto a Prato

È stato rintracciato a Barcellona grazie a una vasta operazione internazionale coordinata dalla Procura e dalla Squadra Mobile

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PRATO – Si è conclusa ieri (1 settembre) la latitanza di Jang Bobo, 38enne cinese evaso dall’interno della Questura di Prato lo scorso 11 luglio. Dopo 52 giorni di fuga, durante i quali ha attraversato Belgio, Francia e Spagna, l’uomo è stato arrestato nel quartiere residenziale di Sants, a Barcellona, grazie a una vasta operazione internazionale coordinata dalla Procura di Prato e dalla Squadra Mobile.

il 10 luglio scorso il cittadino cinese era stato rintracciato dagli uomini della Squadra Mobile di Prato all’interno di un appartamento a Prato e tratto in arresto assieme alla propria moglie, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Prato, e in quanto all’interno della casa erano stati sorpresi in possesso di mezzo chilo di droghe sintetiche, cocaina e circa quattromila euro in contanti, oltre a un passaporto di Taiwan con timbro di ingresso nell’area Schengen falso. Mentre si trovavano entrambi in stato di arresto nella Questura di Prato, sebbene ammanettato, era riuscito a liberarsi delle manette di sicurezza alle quali era assicurato e a darsi alla fuga, così dimostrando la sua notevole capacità di eludere i controlli. Un’evasione agevolata anche dalle consistenti carenze di organico rispetto ai molteplici impegni che oberano la Squadra Mobile di Prato, organo investigativo centrale nelle investigazioni dirette dalla Procura di Prato.

La sua latitanza è stata tracciata tramite intercettazioni telefoniche e analisi dei tabulati, grazie anche allo scambio di informazioni tra Eurojust, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la polizia spagnola del Grupo Fugitivos. Il procuratore capo Luca Tescaroli ha elogiato l’efficacia dell’azione investigativa, definendola “un risultato fondamentale per riaffermare l’inesauribile forza dello Stato” di fronte alle organizzazioni criminali transnazionali.

Jang Bobo, considerato figura di riferimento per lo spaccio di droghe sintetiche nella comunità cinese dell’area pratese (coinvolto anche nel traffico di documenti falsi e contraffazioni), era ricercato con due mandati di arresto europeo. La sua rete di contatti e coperture, ben radicata sul territorio, aveva facilitato la sua latitanza.

Tescaroli ha precisato che l’inchiesta prosegue, anche per identificare fiancheggiatori e sostenitori della sua fuga. 

© Riproduzione riservata

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