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La Toscana contro la demenza: accordo per una comunità più consapevole e inclusiva

Firmato un protocollo con Aima e AnciI per promuovere educazione, prevenzione e supporto a chi vive ogni giorno la sfida dell’Alzheimer

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FIRENZE – La Regione Toscana compie un passo determinante verso la costruzione di una comunità più informata, empatica e inclusiva nei confronti della demenza, in piena coerenza con le linee guida del Piano nazionale e regionale. L’obiettivo è chiaro: aumentare la consapevolezza collettiva, abbattere i pregiudizi e migliorare concretamente la qualità della vita delle persone affette e delle loro famiglie.

Su proposta dell’assessora alle politiche sociali, Serena Spinelli, la giunta ha approvato uno schema di accordo che sarà presto sottoscritto dalla Regione stessa, insieme ad Aima Firenze (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) e Anci Toscana (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Si tratta di un’intesa volta a coordinare e armonizzare le campagne di sensibilizzazione, delineando linee guida comuni per il progetto regionale Solidarietà per la demenza.

Il progetto si fonda su un approccio olistico e multidisciplinare, capace di unire soggetti pubblici, privati e del terzo settore in iniziative diffuse su uno o più territori comunali. Aima e Anci saranno protagonisti nella promozione e nel sostegno delle attività locali, mentre la Regione garantirà l’indirizzo strategico e il collegamento con i servizi sanitari e sociali, creando una rete forte e coesa.

Come sottolineato dal presidente Eugenio Giani e dall’assessora Spinelli, non si può rispondere alla demenza solo con strumenti sanitari, ma è necessario costruire un sistema sociale di accoglienza e sostegno che coinvolga famiglie, istituzioni, associazioni e cittadini, per una presa in carico completa e personalizzata.

La sfida è grande: oltre 80mila persone in Toscana convivono con forme di demenza, e nella maggior parte dei casi si tratta di Alzheimer. L’accordo approvato individua impegni precisi per tutti i soggetti coinvolti, con l’intento di offrire supporto diretto alle persone colpite e alle loro famiglie, fornendo informazioni chiare, orientamento ai servizi, e promuovendo attività sociali e culturali che mantengano vive le relazioni e l’inclusione.

Una parte fondamentale del progetto sarà dedicata all’educazione dei cittadini, soprattutto sulla prevenzione e la diagnosi precoce, per intervenire in modo efficace sin dalle fasi iniziali della malattia. Verranno attivate numerose iniziative in diversi territori della regione: momenti informativi e formativi per familiari, operatori sanitari e sociali, cittadini, studenti, e associazioni, con l’intento di creare una comunità più consapevole e attiva.

Le attività previste spazieranno da convegni e incontri tematici sull’organizzazione dei servizi pubblici, a eventi culturali e artistici capaci di sensibilizzare attraverso linguaggi creativi e accessibili. Saranno coinvolte anche le scuole, con progetti educativi sulla diversità e l’inclusione, e i centri sociali per anziani, con incontri dedicati agli stili di vita che favoriscono il benessere cognitivo. Di grande valore anche la creazione di spazi di ascolto e condivisione, come i “gruppi di narrazione”, che offriranno ai familiari la possibilità di raccontare la propria esperienza e ricevere supporto emotivo.

Con questo accordo, la Regione Toscana sceglie di affrontare la demenza non solo come una sfida sanitaria, ma come una questione sociale e culturale che riguarda tutti, mettendo al centro la persona, la sua dignità e il valore del legame umano.

© Riproduzione riservata

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