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Fi-Pi-Li, tir in corteo contro il pedaggio
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Sabato 15 aprile mattina il corteo di tir e bus per protestare contro l’ipotesi di pedaggio sulla superstrada Firenze – Pisa- Livorno.
Manifestazione organizzata da Cna Fita partita dall’Interporto Merci di San Miniato per arrivare fino ad Empoli est.
All’Interporto Merci di San Miniato tavola rotonda ‘Il pagamento del pedaggio sulla Firenze-Pisa-Livorno, una scelta discriminatoria e un precedente pericoloso’.
Con Patrizio Ricci, presidente nazionale Unione CNA Fita; Mauro Concezzi, presponsabile nazionale CNA Fita; Michele Santoni, presidente Unione CNA Fita Toscana; Riccardo Bolelli, presidente nazionale e regionale CNA Ncc Bus; Mariacaterina Frallonardo, responsabile CNA Fita Toscana.
L’iniziativa, spiegano gli organizzatori, è stata organizzata il sabato “per non creare disagi al traffico pendolare. L’intento, ribadiamo, è quello di non creare disagio agli utenti della superstrada, ma sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione”.
Per Patrizio Ricci il pedaggio per la Firenze – Pisa- Livorno “Un principio che, se passasse, potrebbe sancire una sorta di ritorno al feudalesimo dove ciascuno dei venti governatori delle regioni italiane potrebbe introdurre oneri, tasse e imposte a proprio piacimento. Con l’aggravante di un meccanismo di pedaggio selettivo discriminatorio per una intera categoria di lavoratori del trasporto merci e persone”.
E sul pedaggio c’è un intervento della deputata toscana Chiara Tenerini, Forza Italia: “Sostengo pubblicamente la posizione delle associazioni degli autotrasportatori per manifestare il loro disappunto sulla decisione di Giani di mettere il pedaggio per i mezzi pesanti sulla strada FI-PI-LI. Quella di Giani è scelta dannosa, che avrebbe conseguenze deleterie non tanto sul trasporto occasionale, ma soprattutto sul trasporto pendolare che riguarda i mezzi pesanti. In prossimità degli snodi della FI-PI-LI sono infatti dislocate le aree industriali e artigianali. Mettendo il pedaggio a carico dei pendolari creeremmo un danno economico consistente alle ditte in primis, ma anche ai consumatori finali ed all’economia in generale per l’aumento dei costi che ne deriverebbe. Il trasporto è gravato dall’eccessivo aumento dei carburanti e delle materie prime, non possiamo aggiungere oneri. Di norma, poi, si paga un pedaggio per avere un buon servizio. La FI-PI-LI è una strada eccessivamente trafficata, piena di cantieri e pericolosa, che necessita dei lavori promessi da Giani ma non a questo prezzo. L’obiettivo del governatore è dirottare i mezzi pesanti sulla Firenze Mare. Questo proposito, però, non tiene conto del fatto che le strade secondarie che dalla Firenze Mare conducono alle aree industriali e artigianali dell’area sono interdette ai mezzi pesanti. Di fatto i trasportatori si vedrebbero costretti a percorrere comunque la Fi-Pi-LI. Ciò che può essere valutato è l’applicazione di una tassa ‘simbolica’, onnicomprensiva che non gravi eccessivamente sugli autotrasportatori. Naturalmente la FI-PI-LI, prima, deve essere sicura e degna. La proposta di Giani è da ritenersi non condivisibile e noi di Forza Italia la contesteremo con ogni mezzo”.
Massimiliano Baldini, consigliere regionale Lega Salvini: “In rappresentanza del Gruppo Regionale della Lega, ho partecipato all’iniziativa di Fita-Cna che si è svolta quest’oggi all’Interporto di San Miniato ed ho portato il nostro sostegno, dicendo no al pedaggio selettivo dei mezzi pesanti sulla FI-PI-LI. E’ un impegno che la Lega sta già portando avanti nelle Commissioni Consiliari competenti. Sono quasi due mesi che ho provveduto a formalizzare alla presidente della Quarta Commissione la richiesta di audire i rappresentanti degli autotrasportatori, ma ancora non si è provveduto a fissare apposita seduta.
Ho fatto presente, qualche settimana fa, proprio al presidente della Regione Giani tutti i limiti di questa normativa e le pesanti ripercussioni che le imprese ed i lavoratori sarebbero costretti a sopportare se un tale provvedimento fosse varato. La Lega condivide questa battaglia a difesa dei posti di lavoro ed a tutela delle imprese e dei consumatori e ci faremo portavoce con i nostri rappresentanti al Governo per sensibilizzare questa situazione che rischia di penalizzare oltre 5000 imprese”.