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Con un sincronismo perfetto, Cingolani e Giani hanno riportato i riflettori sulla Toscana del gas.
Regione che per entrambi è centrale per la sicurezza nazionale.
Centrale per l’indipendenza dalla Russia del gas.
La Toscana di Piombino, che, in estrema sostanza, in cambio di una collocazione lontana dal piccolo porto dopo tre anni e un giorno nel piccolo porto parola di Snam (che ancora non dice e soprattutto non formalizza in quale luogo) si appresta a cedere davanti all’ingresso del Golar Tundra, capacità annua 5 miliardi di metri cubi.
La Toscana di Livorno, che ha un rigassificatore non nel porto come previsto a Piombino, ma a 22 chilometri dalla costa, che ottiene dalla Regione Toscana presieduta da Giani l’ok per passare a una capacità di 5 miliardi di metri cubi annui.
Tutto ciò perché, leit motiv dal 24 febbraio, il via della guerra tra Russia e Ucraina, siamo in emergenza.
Tutto ciò per sdoganarsi dalla dipendenza del gas dalla Russia.
Che costava molto meno di quanto costi adesso.
Che poi siamo in emergenza energetica come conseguenza di politiche italiane, europee e degli Stati Uniti rispetto alla guerra tra Russia e Ucraina pare ormai sempre più un dettaglio.
Poco conta che l’Italia si sia schierata da subito contro la Russia, che continui a stanziare soldi e armi per Zelensky, così come l’Europa e gli Stati Uniti.
Poco conta che questo sia altro dai molto più che doverosi aiuti umanitari.
Che a qualcuno non sia venuto in mente di portare avanti tavoli di diplomazia per mettere fine ai massacri ed evitare quella che ora viene presentata come emergenza anche questo è un dettaglio.
Cingolani ci fa sapere che gli stoccaggi in Italia sono pieni, ci aspetta un inverno tranquillo, ma “purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese”.
Dice sul serio Cingolani?
Non solo considerando che la situazione attuale è conseguenza di scelte politiche.
Ma anche considerando che gli stoccaggi sono pieni e l’inverno è tranquillo. E, ultimi dati pubblicati da Mite, il ministero guidato da Cingolani nel Governo Draghi uscente, che l’Italia nel periodo gennaio – agosto 2022 ha venduto all’estero il 238,3% in più di gas rispetto allo stesso periodo 2021.
E allora con record export, stoccaggi pieni e inverno tranquillo perché “purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese?” Semplice. La Commissione europea è stata lenta e la borsa non è realistica, motiva Cingolani. Che aggiunge: “Speriamo che la guerra finisca”.
Mentre Cingolani lancia un messaggio di speranza, il G7 annuncia che “continuerà a imporre ulteriori costi economici alla Russia e sarà accanto all’Ucraina tutto il tempo necessario”.
L’Europa, da ‘fonte qualificata che ha conoscenza del dossier’ addestrerà 15mila militari ucraini.
Biden manda a Zelensky sistemi di difesa aerea avanzati.
Zelensky intanto continua a ringraziare Draghi.
Il presidente ucraino: “Ho avuto una conversazione telefonica con il premier italiano Mario Draghi. L’ho informato sulle conseguenze del terrore missilistico russo, ringraziandolo per il suo sostegno costante e forte. Abbiamo coordinato le posizioni alla vigilia di importanti eventi internazionali, incluso il summit del G7″.
Mosca fa sapere con il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov “che la Russia è pronta a considerare un’eventuale proposta di incontro tra Putin e Biden al G20 di novembre in Indonesia se questa venisse inoltrata”.