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Aggressioni sanità, il punto in commissione Regione Toscana.
Le aggressioni al personale sanitario e socio-sanitario hanno portato la commissione Regione Toscana competente a convocare una apposita seduta per fare il punto della situazione.
Il 4 settembre, alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), incontrerà, insieme all’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, i direttori delle Aziende sanitarie e ospedaliere, del Meyer, della Fondazione Monasterio e di Ispro, per capire quale sia lo stato di attuazione della delibera di giunta, dello scorso ottobre, in merito al “progetto di potenziamento di dispositivi infrastrutturali e di misure di comunicazione e formazione, per le Aziende e Enti del SSR per la prevenzione delle aggressioni e azioni di tutela del personale aggredito”.
Nella delibera, sottolinea il Consiglio regionale della Toscana, accanto alle possibili azioni da sviluppare – che spaziavano dal miglioramento della fruibilità della comunicazione alle misure strutturali e tecnologiche, passando rigorosamente dalla formazione – venivano indicate anche le risorse disponibili, per un totale di 2 milioni e 200 mila euro.
Simone Bezzini, assessore regionale diritto alla salute: “Convocheremo nelle prossime settimane un ulteriore tavolo di confronto sulle aggressioni ai sanitari. La sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema sanitario è uno dei punti al centro della nostra agenda. In Toscana abbiamo lavorato con determinazione per promuovere maggiori ed omogenei livelli di sicurezza nelle strutture sanitarie, migliorare i livelli di sicurezza del personale, gestire ogni singolo episodio segnalato e monitorare l’andamento degli eventi. Un impegno che abbiamo intensificato nell’ultimo anno, investendo oltre due milioni di euro per la sicurezza degli operatori sanitari e socio sanitari, potenziando le misure di prevenzione e dotando i professionisti e le strutture di strumenti di segnalazione del rischio. Sarà anche l’occasione per presentare le nuove iniziative a cui abbiamo lavorato in questi mesi per incrementare ulteriormente il livello di sicurezza dei professionisti”.
“Le lavoratrici e i lavoratori sono il cuore del nostro sistema sanitario e ogni forma di violenza nei loro confronti è inaccettabile e va contrastata con tutte le energie. Condivido la sollecitazione del presidente dell’Ordine dei medici di Firenze Pietro Dattaolo affinché ci sia un lavoro di squadra tra istituzioni e organi preposti alla sicurezza pubblica per presidiare maggiormente le strutture e prevenire gli episodi di violenza. Il Governo parla tanto di sicurezza e questo è uno di quei settori in cui alle parole dovrebbero seguire i fatti”.
Da ASP Firenze Montedomini una precisazione:
“Nei giorni scorsi abbiamo letto attraverso i giornali del grave e preoccupante episodio accaduto venerdì 26 luglio mattina nel Centro di Salute Mentale dell’Azienda USL Toscana Centro presso i locali della Società della Salute di Firenze grazie ai vari articoli pubblicati al riguardo, compreso il vostro”.
“La grave aggressione, che a prescindere merita assolutamente la massima attenzione da parte di tutte/i, non è accaduta – come genericamente scritto anche in articoli successivi – nel “Centro di salute mentale di Montedomini”. L’episodio è avvenuto all’interno dei locali della SdS di Firenze in Viale Giovine Italia, ente giuridicamente diverso e fisicamente diviso dall’ASP Firenze Montedomini, dove è stato aperto il nuovo Centro di Salute Mentale Q1 Q3 dell’AUSL”.