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Irene Siragusa vola a Parigi, pass olimpico con 4×100

La velocista toscana firma l'impresa a Nassau con Dosso, Kaddari e De Masi fermando il crono a 42.60. Terza prestazione italiana all time. "Fiera della squadra"

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POGGIBONSI – Irene Siragusa vola a Parigi, pass olimpico con 4×100.
Irene Siragusa vola a Parigi. La velocista di Poggibonsi, Siena, firma a Nassau, Bahamas, l’impresa nella 4×100 con le compagne azzurre Dosso, Kaddari e De Masi. Fermando il crono a 42.60 ai World Relays, i mondiali di staffette, e staccando il biglietto per le Olimpiadi.
E’ la terza prestazione italiana di tutti i tempi, superata solo dai due crono del Mondiale di Budapest 2023: il 42.14 record italiano della batteria, e il 42.49 della finale con le azzurre quarte.
Pass 4×100 femminile che si aggiunge ai biglietti per Parigi conquistati a Nassau da 4×100 maschile con Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu. Da 4×400 femminile con Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Alice Mangione.
E dai ragazzi della 4×400 Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re.
Dunque grande pass per la 4×100 femminile che compie un capolavoro. Problema in riscaldamento per la pisana Anna Bongiorni, scende in pista Irene Siragusa con Zaynab Dosso, Dalia Kaddari e Arianna De Masi per Alessia Pavese.
Irene Siragusa: “Felice di aver portato la squadra Il pass olimpico non era scontato, era molto difficile. Fiera della squadra, fiera di tutte le ragazze. E tra un mese gli Europei”.
Nella 4×100 femminile, al cambio annunciato alla vigilia (Arianna De Masi per Alessia Pavese) dunque si aggiunge nel riscaldamento anche quello di Anna Bongiorni, sostituita da Irene Siragusa. Una formazione diversa per il 50% rispetto a quella della prima giornata affronta quindi l’esame finale in tema di Giochi Olimpici. E ne viene fuori un piccolo capolavoro. Zaynab Dosso corre due decimi meglio della batteria e lancia bene Dalia Kaddari, sempre efficace sul rettilineo. Irene Siragusa si lancia, divora la curva e consegna il testimone al comando all’esordiente Arianna De Masi, che chiude davanti a Marie Jose Talou. Italia prima con 42.60, Costa D’Avorio seconda, 42.63, entrambe qualificate per i Giochi; la Spagna, malgrado il buon 42.88, è fuori.

 

L’Italia conquista dunque quattro carte olimpiche sulle cinque gare in programma alle World Relays, preceduta in questa speciale classifica solo da Stati Uniti (anche quattro vittorie nella manifestazione!) e Gran Bretagna; con gli azzurri, a quota quattro, altri cinque Paesi: Germania, Francia, Polonia, Nigeria e Giamaica. Rimane fuori la 4×400 mista. Ma ci sono anche gli Europei di Roma per poter agguantare il pass per Parigi.

Stefano Mei, presidente Fidal: “La 4×100 femminile è l’emblema di questo spirito di gruppo, per come sa rinnovarsi e restare competitiva a livello internazionale, anche quando cambiano le interpreti e la sfortuna costringe a modificare la formazione in extremis. Un plauso anche agli uomini della 4×100: il loro valore è una garanzia assoluta. Encomiabili le 4×400, da anni nelle finali che contano, e sono convinto che con la staffetta mista faremo di tutto per qualificarci a Parigi nella prossima grande occasione: agli Europei di Roma, in casa nostra, dove tutto il pubblico potrà sostenere la mista azzurra così da completare il 5 su 5”


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