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CORTONA – Un agriturismo trasformato in una casa di cura per anziani abusiva, con rette da 2mila euro al mese. All’interno non solo c’erano lavoratori non specializzati, ma alcuni dipendenti erano al nero.
L’attività assistenziale, in una struttura priva di ogni autorizzazione amministrativo-sanitaria, era svolta in assenza di personale medico e assistenziale specializzato, come invece previsto dalla normativa.
Al momento dell’accesso, eseguito assieme ad una commissione del Dipartimento prevenzione dell’Azienda Usl Toscana sud est, è stata riscontrata la presenza di tre lavoratori, di cui due impiegati totalmente in nero.
Tali soggetti, privi di titoli abilitativi, si occupavano della gestione assistenziale di 10 anziani presenti in struttura, in parte non autosufficienti, somministrando all’occorrenza farmaci senza la presenza di personale specializzato abilitato a farlo.
La struttura, benché ufficialmente inquadrata come agriturismo, forniva di fatto un’attività assistenziale nei confronti di anziani a fronte del pagamento di una cospicua retta mensile, pari a circa 2mila euro.
È stata inoltre accertata l’inidoneità dello stato del fabbricato, carente dei più elementari requisiti in materia di sicurezza sul lavoro, nonché la completa non autosufficienza di alcuni degli ospiti presenti nella struttura.
I lavoratori individuati e il proprietario dell’immobile sono stati denunciati per il reato di esercizio abusivo della professione. In relazione ai lavoratori in nero, si è inoltro proceduto alle dovute segnalazioni all’Ispettorato del lavoro, per l’irrogazione delle sanzioni previste.