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Tracce di legionella nelle condotte idriche: chiusa una scuola a Cesa

Stop dal 27 settembre al 4 ottobre incluso: la decisione dal Comune di Marciano della Chiana. Impraticabili sedi alternative provvisorie

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MARCIANO DELLA CHIANA – Casi di legionella anche nel plesso scolastico di Cesa, nel comune di Marciano della Chiana. 

Sono emersi dai controllid el Comune che ha riscontrato la presenza di tracce di legionella nelle condotte idriche. Non appena ricevuto l’esito delle analisi, il Comune si è attivato tempestivamente per avviare le operazioni di bonifica necessarie, in contatto con la ASL e con il supporto di esperti del settore.

Per consentire il corretto svolgimento delle attività di sanificazione e ripristino degli impianti idrici, è stata decisa la chiusura temporanea della Scuola dell’infanzia Nido Verde e della scuola primaria Marconi di Cesa dal 27 settembre al 4 ottobre incluso.

“Non appena siamo stati informati della problematica, ci siamo mossi senza esitazioni per garantire la sicurezza dei nostri studenti e del personale scolastico – dichiara il sindaco Maria De Palma – Capisco perfettamente che la chiusura delle scuole possa creare disagi alle famiglie, ma la salute e la sicurezza devono sempre venire al primo posto. In questi casi, è fondamentale prendere decisioni rapide e responsabili.”

La sicurezza degli ambienti scolastici è una priorità assoluta per l’amministrazione, che continua a operare con le autorità competenti per garantire un ritorno alla normalità nel minor tempo possibile. “Abbiamo avviato tutte le procedure necessarie e stiamo monitorando costantemente la situazione. Siamo fiduciosi che l’intervento di bonifica possa concludersi anche prima del previsto, permettendo una riapertura anticipata del plesso scolastico,” aggiunge il sindaco De Palma.

Non sono mancate polemiche in merito alla gestione della situazione. Il sindaco ha voluto chiarire la posizione dell’amministrazione rispetto alle critiche sollevate dalle opposizioni: “Proporre soluzioni alternative senza considerare le normative e le tempistiche necessarie a garantire un ambiente sicuro e conforme non è solo irresponsabile, ma rischia di creare ulteriore confusione nella comunità. Comprendo la voglia di visibilità da parte dell’opposizione, ma amministrare significa agire con responsabilità e trasparenza, non lanciare proposte irrealizzabili che creano false aspettative nei cittadini.”

La proposta di trasferire le lezioni in altri locali, come la Casa di Cesa, è stata valutata, ma si è rivelata impraticabile per diverse ragioni. Non è sufficiente spostare banchi e sedie per rendere un ambiente idoneo a ospitare attività didattiche. Esistono norme stringenti di sicurezza e criteri di idoneità che devono essere rispettati, e noi non intendiamo adottare soluzioni estemporanee che rischiano di compromettere la sicurezza e la qualità dell’insegnamento”, prosegue il sindaco De Palma.

“Stiamo facendo tutto il possibile per risolvere la situazione nel minor tempo possibile, garantendo al contempo l’assoluto rispetto degli standard di sicurezza. Confidiamo nel supporto e nella comprensione della comunità, perché solo collaborando potremo tornare rapidamente alla normalità”, conclude il sindaco.

© Riproduzione riservata

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