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Perugia – Arezzo 0-0PERUGIA
: Gemello; Calapai, Riccardi, Angella, Tozzuolo; Tumbarello (15′st Giunti), Bartolomei (32′st Torrasi), Megelaitis; Manzari; Montevago, Kanoute (15′st Bacchin). A disposizione: Moro, Vinti, Yabre, Joeselito, Terrnava, Ogunseye, Giardino, Rondolini, Giraudo. All: Tedesco.
AREZZO: Venturi; De Col, Gilli, Gigli, Righetti; Mawuli, Guccione (1′st Iaccarino), Chierico; Pattarello, Cianci (22′st Varela), 21 Tavernelli. A disposizione: Trombini, Galli, Tito, Meli, Chiosa, Arena, Perrotta, Ferrara. All: Bucchi.
ARBITRO: De Angeli di Milano
NOTE: spettatori presenti 4mila circa. Espulsi Iaccarino al 2′ st per gioco violento e Manzari al 17′ st per somma di ammonizioni. Ammoniti: Guccione (A), Kanoute (P), De Col (A); Gigli (A), Torrasi (P), Righetti (A).
PERUGIA – Un derby acceso, nervoso, combattuto. Al Curi finisce 0-0 tra Perugia e Arezzo, al termine di una sfida intensa, dove gli amaranto hanno dovuto rinunciare alla consueta qualità per calarsi in una battaglia di nervi e muscoli.
Il pareggio lascia l’Arezzo momentaneamente al secondo posto in classifica, scavalcato dal Ravenna, ora a +1 dopo il successo sulla Torres.
Il Perugia parte forte, spinto dalla veemenza e da uno stadio che ritrova entusiasmo. L’Arezzo tiene botta, ma la partita si accende subito: Guccione e Manzari si affrontano duramente, fioccano i cartellini e il ritmo è da vero derby. Le occasioni latitano, ma l’agonismo è altissimo. Chierico e Tavernelli provano a impensierire Gemello, mentre Venturi risponde presente su Montevago. Nella ripresa, l’episodio che cambia tutto: Iaccarino, appena entrato, viene espulso dopo due minuti per un intervento alto su Megelaitis. Bucchi ridisegna la squadra, ma anche il Perugia resta in dieci per il doppio giallo a Manzari. Si gioca in parità numerica, ma con meno lucidità.
L’Arezzo ci prova con Varela, il Perugia sfiora il colpo grosso al 93’ con Torrasi, che centra la traversa. Finisce senza reti, ma con tanti spunti.
L’Arezzo esce dal Curi con un punto che vale per il carattere mostrato, in una gara dove la qualità ha dovuto lasciare spazio alla resistenza. Ora testa al prossimo impegno, con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo e tutto da scrivere.
Domani, lunedì 10 novembre, la squadra si ritrova al Lebole (alle 11).
Carpi – Livorno 2-0
CARPI (3-4-2-1): Sorzi; Pitti (93′ Verza), Panelli, Rossini; Cecotti (59′ Rigo), Amayah (59′ Pietra), Figoli, Tcheuna (93′ Lombardi); Cortesi (71′ Sall), Casarini; Stanzani.
A disp.: Scacchetti, Perta, Visani, Rosetti, Toure, Arcopinto, Mahrani, Gerbi. All. Cassani.
LIVORNO (3-5-2): Seghetti; Noce, Monaco, Nwachukwu (80′ Malva); Gentile, Panaioli (73′ Odjer), Hamlili (63′ Cioffi), Bonassi (46′ Marchesi), Haveri; Dionisi (63′ Peralta), Di Carmine.
A disp.: Tani, Antoni, Baldi, Calvosa, Ghezzi, Mawete, Marinari, Panattoni. All. Formisano.
RETI: 39′ Stanzani (C), 68′ Cortesi (C).
NOTE: Ammoniti: Cortesi (C), Bonassi (L), Tcheuna (C), Figoli (C).
CARPI – Il Carpi torna a vincere davanti al suo pubblico grazie a una prestazione solida e intelligente. Al Sandro Cabassi, i biancorossi superano il Livorno per 2-0, con le reti di Stanzani e Cortesi, capitalizzando al massimo le occasioni create. Per gli amaranto, tanta volontà ma poca concretezza sotto porta.
Il match si apre con il Livorno più intraprendente: dopo appena due minuti, Di Carmine impegna Sorzi con una conclusione ravvicinata. Il portiere del Carpi risponde con sicurezza. Poco dopo, Casarini prova a replicare su punizione, ma Seghetti blocca in due tempi. I ritmi restano alti, ma le difese tengono bene.
Dopo una fase di equilibrio, al 39’ arriva il vantaggio del Carpi: Cortesi calcia da fuori area, Seghetti respinge corto e Stanzani, rapido e opportunista, insacca da pochi passi. È 1-0. Nel finale di tempo fioccano i cartellini — Cortesi e Bonassi finiscono sul taccuino di Recchia — ma il risultato non cambia.
Nella ripresa, il Livorno prova a reagire. Marchesi entra per dare energia, mentre Formisano inserisce forze fresche con Cioffi e Peralta. Gli amaranto spingono e chiedono un rigore per un presunto tocco di mano, ma il direttore di gara lascia correre.
Il Carpi resta compatto e colpisce ancora al 67’: Cortesi si infila centralmente, calcia, Seghetti respinge ma non trattiene, e lo stesso trequartista ribadisce in rete. 2-0 e partita virtualmente chiusa.
Nel finale, il Livorno tenta l’assalto. Odjer ci prova due volte da fuori, ma Sorzi risponde con prontezza. Anche Nwachukwu sfiora il gol di testa, ma la mira è alta. Nei sei minuti di recupero, Malva mette ancora alla prova il portiere carpigiano, che salva in corner con un intervento d’istinto.
Dopo 96 minuti intensi, il Carpi festeggia un successo meritato, frutto di solidità e cinismo. Il Livorno torna a casa a mani vuote, con la consapevolezza di dover ritrovare concretezza in zona gol.



