Bagno a Ripoli, in libertà il pirata che ha investito Eloy

BAGNO A RIPOLI – E’ tornato in libertà l’uomo di 28 anni fermato per l’investimento costato la vita a Eloy Baca Eslava, 60 anni, sposato, con un figlio di otto anni.

Travolto da una Fiat Punto  non si è fermata a soccorrerlo la mattina del 10 gennaio all’Antella, Comune di Bagno a Ripoli, Firenze.

La ricostruzione è stata fatta dai carabinieri grazie alle telecamere di videosorveglianza comunali.

Il giudice ha convalidato il fermo e disposto per l’uomo di 28 anni, di origine marocchina, indagato di omicidio stradale aggravato dalla fuga, l’obbligo di presentazione ogni giorno alla polizia giudiziaria e il ritiro del passaporto.

Una misura adottata per scongiurare il rischio di fuga: l’uomo, cameriere in un ristorante, aveva già un biglietto per ritornare in Marocco e sposare la fidanzata con la quale rientrare poi in Italia.

Intanto il Comune di Bagno a Ripoli con il sindaco Francesco Casini ha aperto un Iban per aiutare la famiglia. I dati si trovano sul sito web del Comune di Bagno a Ripoli.

L’alta velocità, secondo quanto ricostruito, sarebbe la causa dell’incidente mortale, avvenuto all’alba di martedì scorso in via Brigate Partigiane. Il cameriere, questa l’accusa, era alla guida della sua Fiat Punto quando avrebbe investito l’operaio che stava attraversando la strada sulle strisce. Poi avrebbe proseguito verso casa, senza rallentare né fermarsi. A dare l’allarme un passante che ha chiamato il 118. Sull’asfalto sono stati rinvenuti alcuni frammenti di plastica compatibili con il faro di una vettura e nessun segno di frenata. Quando dopo qualche ora, l’automobilista è stato individuato dai carabinieri grazie alle telecamere di sorveglianza del Comune di Bagno a Ripoli e Firenze, è stato sottoposto a fermo. Il giovane ha detto di non aver visto nessuno, ma di aver sentito un colpo sulla vettura immaginando fosse un animale. La sua auto secondo quanto emerso, aveva il faro anteriore destro rotto e il parabrezza danneggiato.