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CALENZANO – Esplosione area Eni a Calenzano: Procura apre indagine. Si cercano i dispersi con droni.
Esplosione area Eni a Calenzano, due morti e nove feriti il primo tragico bilancio dell’esplosione di lunedì 9 dicembre mattina. I vigili del fuoco sul posto con dieci squadre, rende noto il viceministro Prisco, sono al lavoro anche con i droni per la ricerca dei dispersi che sarebbero tre. La Procura di Prato annuncia un procedimento penale. Il Comune di Calenzano, sindaco Carovani, proclama lutto cittadino
Presidente Regione Giani: “Non ci sono rischi per la salute. Le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell’incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi.
Giani sul posto: “È una giornata terribile per la Toscana. Sono qui sul posto a Calenzano ed esprimo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime. L’intervento di tutto il sistema regionale della Toscana con i Vigili del Fuoco è stato immediato e tempestivo evitando la propagazione ad altri depositi. Ringrazio di cuore i nostri soccorritori sanitari sui mezzi e negli ospedali che si stanno prendendo cura dei feriti, il sistema di Protezione Civile Regionale attivato fin da subito, Vigili del Fuoco e Forze di Polizia per il grande lavoro di soccorso, spegnimento e ricerca dispersi”.
La Procura di Prato con il procuratore capo Luca Tescaroli annuncia che “verrà aperto un procedimento penale. Abbiamo coinvolto nelle indagini i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, nominato alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell’esplosione. Abbiamo richiesto l’intervento dell’Arpat e dell’Asi Toscana Centro per evidenziare i profili di possibile responsabilità sul luogo teatro dell’esplosione”.
Eni: “Sono in corso di immediata verifica gli impatti e le cause. Eni sta pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico e conferma che l’incendio è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai Vigli del Fuoco”.
L’Eni “rimanda a quanto comunicato dalla Prefettura circa l’impatto dell’incidente sulle persone” e “desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente”.
Assessora regionale Monni: “Ci sono 15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo, e che hanno subito danni. Sono in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell’aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell’aria”. Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell’incidente.
Sui telefonini diramato IT-Alert, per la prima volta dopo la sperimentazione.
Il Dipartimento della protezione civile ha attivato un alert per un raggio di 5 km dalla zona di esplosione avvenuta a Calenzano, “con cui si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona“.
Il Dipartimento ha attivato l’unità di crisi ed è in stretto coordinamento con il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla Prefettura. Il Dipartimento sta continuando a seguire la situazione e ha inviato a Firenze un team per supportare le autorità locali.
Comune di Calenzano, aggiornamento: “Ferrovie e Autostrade regolarmente aperte. ARPAT comunica che non ci sono rischi per la salute causati dall’incendio. PUBLIACQUA informa i cittadini dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato che, in merito all’incidente verificatosi questa mattina all’impianto ENI di Calenzano, non si registrano problemi di potabilità sull’acqua del pubblico acquedotto. Publiacqua proseguirà comunque a monitorare l’evolversi della situazione anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni, a garanzia della qualità dell’acqua erogata”.
Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco: “Sono in contatto costante con il Centro Operativo Nazionale dei Vigili del Fuoco e con il comando di Firenze per seguire gli sviluppi dell’esplosione di questa mattina a Calenzano. Sul posto stanno operando 10 squadre di Vigili del Fuoco dei comandi della regione Toscana che stanno domando l’incendio ed effettuando rilievi anche attraverso l’utilizzo dei droni. Alle famiglie delle vittime porgo le mie più sincere condoglianze. Ai feriti auguro una pronta guarigione e una rapida ripresa”.
La Procura di Prato, competente per territorio, rende noto il procuratore capo Luca Tescaroli: “Quest’oggi, intorno alle 10,30 del mattino, si è verificata un’esplosione, con
conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni di Calenzano, ubicato in via Erbosa, n. 27, e degli edifici circostanti, che ha prodotto la morte di due persone e il
ferimento di nove soggetti, due si trovano in condizioni molto gravi.
A seguito dello spegnimento delle fiamme operato dai vigili del fuoco, l’impianto è stato posto in sicurezza e l’ufficio ha curato li sopralluogo, che è, peraltro, ancora in
corso, e coordinato le indagini sin dai primi momenti. Allo stato è possibile evidenziare che al momento dell’esplosione erano presenti diverse autobotti parcheggiate
all’altezza degli stalli di approvvigionamento del carburante.
Verrà aperto un procedimento penale per appurare le eventuali responsabilità penali. Abbiamo coinvolto nelle indagini i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri
di Firenze, nominato alcuni medici legali e tre consulenti tecnici per accertare le cause dell’esplosione.
Abbiamo richiesto l’intervento dell’Arpat e dell’Asi Toscana Centro per evidenziare i profili di possibile responsabilità sul luogo teatro dell’esplosione”
I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme nel deposito Eni di Calenzano, vicino Firenze, in modo da evitare la propagazione ai depositi vicini.