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FIRENZE – Kata scomparsa, genitori e generale Garofano in ex hotel Astor.
I genitori della piccola Kata questa mattina mercoledì 20 settembre all’ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze per un nuovo sopralluogo. Con loro il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, super consulente dei genitori della bambina scomparsa dall’ex hotel Astor il 10 giugno scorso.
L’ex albergo occupato abusivamente da decine di persone peruviane e rumene, in cui viveva anche la famiglia della piccola Kata scomparsa nel pomeriggio di sabato 10 giugno. Edificio sgombrato fino al 17 giugno.
Un nuovo sopralluogo quello di mercoledì 20 settembre dopo il precedente svolto due mesi fa dal generale Garofano.
Con la mamma Katherine Alvarez Vasquez e il padre Miguel Angel Romero Chicclo sono entrati nell’ex hotel anche i loro i legali, gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, e il loro consulente, l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano.
Il sopralluogo è stato autorizzato dalla Procura che indaga sulla sparizione della piccola Kata, Mia Kataleya Chiclo Alvarez, ipotizzando il reato di sequestro a scopo di estorsione.
Garofano: “Si entra oggi assieme alla mamma e al papà perché nel nostro precedente sopralluogo loro non c’erano e loro possono darci indicazioni importanti sulla collocazione delle stanze. Discuteremo e rifletteremo assieme a loro, ascoltando le loro sensazioni. Cerchiamo tracce? Non abbiamo il potere, lo farà la polizia giudiziaria, noi possiamo riflettere assieme alla mamma, per la conoscenza della mamma per darci delle indicazioni su quello che al momento è un mistero”.
Reato per cui sono indagate cinque persone. Tra cui zio Abel, Abel Alvarez Vasquez, detto Dominique. Lo zio materno in carcere anche con l’accusa di tentato omicidio nell’ambito dell’inchiesta sul presunto racket di affitti nell’ex hotel Astor. E lo zio paterno Marlon Edgar Chicclo Romero. Alcuni ripresi uscire dall’ex hotel Astor il 10 giugno scorso dopo la scomparsa della bambina con un borsone e due trolley capienti.
La Procura ha disposto nei confronti dei cinque indagati per il sequestro della piccola Kata accertamenti tecnici irripetibili. Volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico e all’estrapolazione di eventuali profili del Dna (da borsoni, trolley e da rubinetti di stanze dell’hotel Astor) e alla loro successiva comparazione con quello della piccola Kata.