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Uscire di casa, prendere un treno e lasciarsi emozionare da un capolavoro. È questa l’essenza di “Oltre le cornici”, il progetto pilota partito ufficialmente oggi. Protagonisti sono i pazienti del servizio di Salute Mentale Adulti della Val di Cornia, accompagnati in un viaggio speciale dentro la Galleria degli Uffizi di Firenze.
L’iniziativa nasce da un bisogno profondo. Chi vive un disagio psichico spesso si chiude, evita il mondo, fatica nelle relazioni. Portare queste persone fuori dal loro ambiente abituale è già una medicina. Il confronto con un luogo di cultura così potente diventa parte della recovery, il percorso di recupero. Serve a riconoscere le proprie fragilità, ma soprattutto a riscoprire le proprie risorse. L’arte si trasforma in un linguaggio universale. Dove le parole mancano o sono difficili da trovare, arrivano le immagini, i colori e le emozioni.
I percorsi sono stati co-progettati da medici ed esperti del museo. Per garantire tranquillità e un’esperienza raccolta, le visite avvengono nei giorni di chiusura della Galleria. Il primo incontro, svoltosi oggi, ha esplorato il tema della gentilezza. Un viaggio tra le tele per riscoprire il valore dei piccoli gesti e dell’ascolto. Il progetto proseguirà fino all’aprile 2026 con altri tre appuntamenti. A guidare il gruppo ci sono gli educatori museali affiancati dall’équipe sanitaria locale, tra cui l’educatrice Elena Zimbè Zaire e la psichiatra Cecilia Mainardi.
Organizzare la giornata, spostarsi a Firenze, gestire il viaggio: tutto concorre a potenziare l’autonomia e il problem solving. Soddisfatta Laura Brizzi, direttrice della Società della Salute Valli Etrusche: “La salute mentale non è solo cura della malattia e non si fa solo con i farmaci“. Questo progetto dimostra la forza del lavoro di squadra tra sanità e cultura. Vedere fiorire percorsi di inclusione sociale è la vittoria più grande per tutto il territorio.



