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Scomparsa piccola Kata, genitori in ex Astor con generale Garofano

Mercoledì 20 settembre nuovo sopralluogo in ex hotel a Firenze da cui 10 giugno è scomparsa la bambina. Ministero Giustizia autorizza rogatoria internazionale. Arcivescovo Betori: "Preghiamo"

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FIRENZE – Scomparsa piccola Kata, genitori in ex Astor con generale Garofano

Mercoledì 20 settembre nuovo sopralluogo dei genitori della piccola Kata nell’ex hotel Astor di via Maragliano a Firenze, da cui la bambina di cinque anni è scomparsa il 10 giugno.

Con i genitori della bimba il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, consulente dei genitori della bambina.

Garofano aveva già svolto un sopralluogo nell’ex hotel.

Gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi, che avevano chiesto l’autorizzazione alla Procura, saranno presenti con i loro assistiti. Parteciperà anche l’ex generale del Ris Luciano Garofano, consulente della famiglia.

 

Scomparsa piccola Kata, genitori in ex Astor con generale Garofano
Scomparsa piccola Kata, genitori in ex Astor con generale Garofano

Ex Astor in cui sono stati annunciati nei prossimi giorni scavi, dopo che all’indomani dello sgombero dell’edificio occupato abusivamente è stato perquisito fino nelle fogne.

L’ex hotel sarà svuotato di detriti e rifiuti.

Il ministero della Giustizia ha autorizzato la rogatoria internazionale, avanzata dalla Procura di Firenze, con cui viene chiesto di interrogare 13 persone in Perù, anche parenti in carcere, che potrebbero avere informazioni.

L’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori al termine dell’Assemblea del clero diocesano, che si è svolta nell’Eremo di Leccet: “In un  contesto degradato è maturata la scomparsa della piccola Kata, per il cui ritrovamento vogliamo ancora sperare e quindi continuiamo a pregare”.

La svolta delle indagini martedì 12 settembre con cinque avvisi di garanzia per sequestro di persona a scopo di estorsione della piccola Mia Kataleya Chiclo Alvarez a quattro peruviani, anche una donna, e un romeno che occupavano abusivamente l’ex Astor.

Ripresi mentre uscivano (tre di loro) da ex Astor il 10 giugno dopo la scomparsa della piccola Kata con un borsone e due trolley capienti da poter contenere una bambina di cinque anni.

Tra gli indagati zio Abel, Abel Alvarez Vasquez, detto Dominique, a cui la mamma della piccola Kata aveva affidato la figlia quel sabato 10 giugno.

E lo zio paterno della bambina, Marlon Edgar Chicclo Romero, 19 anni.

Zio Abel già in carcere dal 5 agosto anche con l’accusa di tentato omicidio nell’ex Astor, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto racket degli affitti all’interno dello stesso ex Astor.

Con zio Abel e zio Marlon indagati Alberto Dinu Sorin, 29enne romeno. Rosmery Puillco Oquendo, 31enne peruviana. Sharllin Jhilary Huaman Oquendo, 26enne peruviano.

Sono tutti ex occupanti dell’ex Astor.

I genitori della piccola Kata non credono al coinvolgimento dei rispettivi fratelli, zio Abel e zio Marlon.

Il padre della bambina: “Siamo con l’angoscia di non sapere nulla. Quindi indagare mio fratello e mio cognato mi fa pensare tante cose. Che non trovano niente e vogliono mettere nei guai noi, la mia famiglia, e questo non va bene. Conosco bene mio fratello e il fratello di mia moglie. E sono sicuro che con la scomparsa di Kata non c’entrano e che hanno detto sempre la verità. Abbiamo raccontato sempre tutto agli inquirenti e mi offende che incolpino la mia famiglia”.

La mamma: “Siamo sicuri che gli zii non c’entrano nulla. Mi dispiace ma lo devo dire: le istituzioni non ci sono vicine”.

Nei bagni di camere dell’ex hotel Astor sono state poi trovate tracce di sangue su dei rubinetti.

La Procura ha disposto nei confronti dei cinque indagati accertamenti tecnici irripetibili, volti ad accertare la presenza di materiale biologico o genetico. E all’estrapolazione di eventuali profili del Dna dal borsone, dai trolley e dai rubinetti di stanze dell’Astor e alla loro successiva comparazione con quello di Kata. Gli accertamenti saranno svolti con l’ausilio di un consulente tecnico nominato dalla Direzione distrettuale antimafia. L’incarico sarà affidato lunedì 18 settembre dai magistrati titolari dell’indagine al genetista Ugo Ricci.

Nell’inchiesta portata avanti dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda il sospetto è che la bambina potrebbe essere stata portata via dentro una valigia. Le analisi genetiche proveranno a confermare l’ipotesi, anche se evidenti tracce di sangue, al momento, non sarebbero state trovate dentro i borsoni sequestrati.

 

L’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, parlando all’Assemblea del clero diocesano, che si è svolta nell’Eremo di Lecceto: “La precarietà incide anche sul versante della casa, diventata bene impossibile per molti. Oggetto di sfruttamento mercantile, in un contesto turistico privo di un disegno che contemperi accoglienza e stabilità comunitaria. Una casa difficile da ottenere, in cui si introducono fenomeni distorsivi come le occupazioni, risposte ingannevoli perché basate sull’illegalità. In un simile contesto degradato è maturata la scomparsa della piccola Kata, per il cui ritrovamento vogliamo ancora sperare e quindi continuiamo a pregare”.

© Riproduzione riservata

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