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Centenario delitto Matteotti, a Greve in Chianti lo spettacolo ‘Il Corpo’

Si terrà sul palcoscenico naturale della terrazza panoramica del museo cittadino

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GREVE IN CHIANTI – Un omaggio teatrale alla figura di Giacomo Matteotti a 100 anni dalla sua uccisione. La terrazza panoramica di San Francesco ospita Il Corpo. Voci di donne nel delitto Matteotti: Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino sono le protagoniste dello spettacolo che il Comune di Greve in Chianti, in provincia di Firenze, promuove nell’ambito del cartellone culturale Estate di San Francesco, in programma mercoledì 28 agosto alle 21.15.

Giacomo Matteotti e la moglie Velia, insieme ad altre coppie della politica di quegli anni, come Antonio Gramsci e Julija Šucht, Filippo Turati e Anna Kuliscioff. A tali donne e uomini che condivisero pensieri, idee e preoccupazioni in un periodo storico estremamente complicato che scelsero di stare fuori dal coro, pur sapendo di poter rischiare la propria vita, è ispirato lo spettacolo Il Corpo. Voci di donne nel delitto Matteotti, nato da un’idea di Riccardo Nencini per la regia di Matteo Marsan. I riflettori dell’Estate di San Francesco, il cartellone promosso e organizzato dall’amministrazione comunale, si accendono sul palcoscenico naturale della terrazza panoramica del Museo di Greve in Chianti, dove dal mese di giugno si alternano gli appuntamenti di un ampio ventaglio culturale legato alla prosa, al cinema e alla musica, per dare spazio e voce alla memoria di Giacomo Matteotti, ucciso per mano di un gruppo di squadristi fascisti, il 10 giugno 1924 vicino a Roma.

Prodotto dallo Stanzone delle Apparizioni, in collaborazione con Compagnia Catalyst, lo spettacolo, ultimo appuntamento della rassegna estiva, in programma mercoledì 28 agosto alle ore 21.15, è l’omaggio che la giunta Sottani dedica al centenario della morte del politico antifascista che fece vacillare il regime di Benito Mussolini con una strenua attività di opposizione e resistenza. Cento anni sono passati dal delitto compiuto da un gruppo di sicari fascisti che aggredì e sequestrò il giornalista, nonché segretario del Partito Socialista Unitario, a Roma vicino alla sua abitazione, e lo uccise a colpi di coltello. Il cadavere di Giacomo Matteotti (Fratta Polesine 1885 – Roma 1924) fu rinvenuto due mesi dopo il delitto, in un bosco a pochi chilometri da Roma, in una buca coperta da fogliame.

“Un’occasione culturale di alta qualità – dichiara l’assessore Giulio Saturnini – per approfondire la figura dell’intellettuale, il suo percorso biografico, l’opera politica e il contesto storico nel quale Giacomo Matteotti lasciò il segno da uomo antifascista. Un omaggio al coraggio e allo spirito riformista e democratico del politico, il primo a schierarsi a viso aperto contro Mussolini, che non conobbe la paura di fronte alla necessità di difendere i propri ideali”.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Italia Nuova di Greve in Chianti. La scorsa primavera il Comune di Greve in Chianti ha scoperto anche una targa nella piazza centrale del capoluogo con il nome dell’antifascista. L’iniziativa ha mirato a lasciare un segno permanente e tangibile del pensiero e dell’impegno civile e politico di Matteotti a Greve in Chianti.

“Giacomo Matteotti venne rapito e ucciso per aver lottato con coraggio e coerenza contro Mussolini e il Fascismo – commenta il regista Matteo Marsan – un uomo, non un eroe, giocava con i figli, imprecava, amava. Una tragedia sotto gli occhi del mondo. Al suo fianco, la moglie Velia. Una storia di uomini, vincitori e vinti, di donne che accarezzarono le pene dell’anima dei protagonisti di una stagione decisiva per il futuro dell’Italia”.

Sinossi. Velia Titta, poeta e scrittrice; Anna Kuliscioff, medica, politica e giornalista; Julija Šucht, intellettuale, musicista, attivista; Margherita Sarfatti, intellettuale, critica d’arte, giornalista: quattro grandi donne il cui destino si è legato a quello di quattro protagonisti della politica italiana del XX secolo, Giacomo Matteotti, Filippo Turati, Antonio Gramsci e Benito Mussolini. Dentro la Storia con la S maiuscola, prendono forma le scelte di ciascuna di loro. Nel periodo che segnerà il passaggio alla dittatura fascista, in cui si consuma il sequestro, l’omicidio e infine il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti, le vediamo agire, pensare, sentire, assumere la responsabilità delle proprie scelte. Ci sono eventi che cambiano profondamente la storia. Eventi per i quali c’è un prima e un dopo. Il delitto Matteotti è uno di questi.

L’ingresso allo spettacolo è gratuito.

© Riproduzione riservata

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