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SAN CASCIANO VAL DI PESA – Nuova vita per la Madonna con Bambino in trono attribuita al Maestro di Marradi
La comunità e la parrocchia di Chiesanuova non potevano festeggiare in modo migliore i 50 anni della fondazione canonica, nel luogo di fede, fulcro religioso e culturale di origine medievale, intorno al quale si è sviluppata nel tempo la vitalità e la tenuta sociale della frazione sancascianese.
Con una festa partecipata da tante famiglie, cittadine e cittadini, alla vigilia della festa liturgica dedicata a San Donato, che ricorre il 7 agosto, la visita straordinaria del nuovo arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, che ha scelto la chiesa di campagna come prima uscita pubblica, e il ritorno di un gioiello dell’arte rinascimentale, tornato in vita grazie ad un intervento di restauro conservativo, finanziato dalla Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il contributo della comunità e della parrocchia di Chiesanuova.
La bellissima pala che raffigura la Madonna con Bambino in trono tra san Giovanni Battista, san Bartolomeo, santo Stefano e san Benedetto, proveniente dalla chiesa di San Bartolomeo a Faltignano, suo luogo d’origine, a pochi chilometri dalla chiesa di San Donato, si è vestita di nuova luce. Concluso il restauro che ha salvato forme e colori dai segni del tempo, realizzato dalle professioniste Lucia Cioppi e Angela Matteuzzi de L’atelier snc, l’opera è stata ricollocata sopra l’altare della Chiesa di San Donato di Chiesanuova, nel comune di San Casciano in Val di Pesa, e presentata in occasione della celebrazione della messa presieduta dal vescovo Gambelli e concelebrata da Don Cristian Comini e da alcuni parroci che nel tempo si sono alternati e hanno svolto la loro attività nella chiesa della frazione e nel territorio. La pala è attribuita al maestro di Marradi, presumibilmente allievo di Domenico Ghirlandaio, attivo nell’ultimo quarto del XV secolo, che deve il suo nome ad un gruppo di cinque dipinti un tempo situati nella Badia di Marradi.
“L’attività di questo pittore – spiega lo storico dell’arte Giovanni Matteo Guidetti – si svolse principalmente in aree decentrate rispetto a Firenze, come la Valdipesa o la zona di confine tra Toscana e Romagna: luoghi in cui il suo stile, che coniuga le novità del Rinascimento fiorentino con l’inclinazione a perpetuare schemi figurativi e modelli del passato, dovette rispondere pienamente allo spirito religioso della committenza locale”.
Ad allietare la celebrazione della messa i canti del coro della parrocchia preparato, diretto e accompagnato dal maestro Lucia Baldacci. “Un esempio virtuoso di collaborazione – ha commentato il sindaco Roberto Ciappi, presente all’anniversario d’oro della parrocchia – tra comunità e parrocchia nel segno dell’arte del passato che racconta e testimonia le nostre radici, luoghi che attestano il passaggio significativo, la presenza marcata dei grandi interpreti della pittura e dell’arte italiana nella campagna chiantigiana. Un elogio alla sensibilità mostrata dai finanziatori del restauro che hanno a cuore la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico locale”.
“Siamo stati onorati di ricevere la visita del vescovo – ha aggiunto don Cristian Comini, parroco di Chiesanuova, – sua Eccellenza ha mostrato grande disponibilità e vicinanza fraterna sia a noi parroci sia alla comunità di Chiesanuova, siamo stati felici di poter condividere questo momento in un clima di sincera umanità e spirito di condivisione”.
Alle celebrazioni dei 50 anni della parrocchia erano presenti anche il luogotenente della stazione dei Carabinieri di San Casciano Maurizio Neri e il governatore della Misericordia di San Casciano Marco Poli.