FIRENZE – Compie dieci anni il consorzio Igp per uno dei prodotti più iconici del territorio, la Finocchiona.
Il 2025 segna il decimo anniversario per il Consorzio della Finocchiona Igp, dieci anni di artigianalità, territorio, qualità e lungimiranza.
Un grande traguardo che arriva dopo un anno che ha visto un aumento della quantità di insacco fino a 2 milioni e 400 mila chilogrammi, volumi quasi raddoppiati rispetto all’anno di fondazione del Consorzio, per un fatturato che si attesta intorno ai 25 milioni di euro.
Un incremento che riflette il crescente apprezzamento sia a livello nazionale che internazionale: sebbene l’Italia rimanga il primo mercato con il 69,5%, cresce la Germania che raggiunge il 17% (su un totale del 25% dell’export in Ue) e l’Inghilterra che arriva al 3,5%, confermandosi il primo paese extra-Ue per consumi.
L’anniversario del Consorzio, realtà che riunisce 38 produttori delle colline toscane, è stato celebrato in Palazzo Strozzi Sacrati con una mattinata che ha visto la presenza dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, insieme al presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona IGP Alessandro Iacomoni, Cristiano Ludovici presidente Isit (Istituto salumi italiani tutelati) e Fabio Iraldo docente di management presso la Scuola S.Anna di Pisa.
“Parliamo di un prodotto identitario, forte e tipico della Toscana, legatissimo al nostro territorio e alla tradione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agri coltura Stefania Saccardi – che comincia ad essere sempre più apprezzato non solo fuori dalla nostra regione ma anche fuori dal Paese, pensiamo a mercati importanti come l’Inghilterra o la Germania: un prdotto in cui crediamo molto dunque, e che nel tempp ha saputo innovarsi ed investire sul territorio. Riguardo ai dazi, so quanto ci abbiamo messo a riaprire il mercato Usa nel 2023, ma mi sento di dire che adesso è importante la calma. Investiamo moltissimo sulla qualità dei nostri prodotti che proprio perché eccellenti, è difficile replicare. La serietà e l’osservanza del disciplinare in modo rigoroso, sono la garanzia del rispetto anche per i consumatori”.
“La Finocchiona è già da anni entrata nell’immaginario collettivo come sinonimo di autentico sapore toscano – sottolinea Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona Igp – Il nostro segreto? Un legame profondo con il territorio e una grande attenzione alla qualità e ad un disciplinare rigoroso da parte dei nostri produttori, una combinazione che garantisce standard qualitativi elevati e il rispetto delle pratiche tradizionali. Dietro ogni assaggio di Finocchiona c’è un sapere artigianale tramandato nei secoli e che, attraverso il gusto, porta alla scoperta dell’anima delle colline toscane”.
La celebrazione dell’anniversario è stata anche l’occasione per ripercorrere l’evoluzione del Consorzio sia in termini di numeri che di attività intraprese, soprattutto a livello di sostenibilità. Tra i progetti più significativi che in questi anni hanno visto protagonista il Consorzio spicca l’Oasi della Finocchiona Igp, un’iniziativa nata dalla collaborazione con 3Bee, la climate tech company leader nella tecnologia per la protezione degli ecosistemi, che ha portato alla nascita di un complesso di alveari tecnologici e piante autoctone nelle colline vicino Cortona. Un impegno concreto in termini di sensibilizzazione verso la qualità della vita delle api e la biodiversità del loro habitat, che ha generato un impatto su circa 300mila api e 300 milioni di fiori impollinati l’anno. Il progetto ha inoltre dato vita a numerose ricette ideate con la Finocchiona e il miele prodotto negli alveari, un matrimonio vincente che ha evidenziato la liaison tra il Consorzio e i ristoratori della regione.
“Crediamo che la ristorazione sia il principale biglietto da visita per il nostro prodotto e per il nostro territorio – racconta Antonella Gerini vicepresidente del Consorzio di Tutela della Finocchiona Igp – quindi la sinergia con i ristoranti della zona è per noi fondamentale. Negli anni abbiamo portato avanti la collaborazione con Urct (Unione regionale cuochi toscani) per far entrare la Finocchiona Igp nei ristoranti, non solo nei taglieri come antipasto ma anche come ingrediente in grado di esaltare i piatti della tradizione con il suo gusto inconfondibile. Nascono così le ricette d’autore, un’iniziativa che ha messo in luce le numerose potenzialità della Finocchiona in cucina mettendo a punto ricette, dalle più genuine alle più raffinate, replicabili anche a casa”.