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Nardella come Renzi.
Il sindaco di Firenze come l’attuale senatore di Rignano, ex sindaco di Firenze.
Stessa identica strada per i due politici toscani per la scalata al Pd.
E magari, chissà, un giorno anche per la leadership di Governo.
Con tanto di presentazione di libro one man show di Nardella, ‘La città universale‘ tutto esaurito al Tuscany Hall, molto dal sapore di campagna congressuale Pd.
Visto che in quella sede Dario Nardella, che di Renzi fu vicesindaco prima, sindaco reggente poi, ha parlato da segretario Pd in pectore.
Successore di un altro toscano, il pisano Letta, che ha postdatato a sei mesi le dimissioni da segretario nazionale Pd dopo la batosta elettorale del 25 settembre.
Come fu per Matteo Renzi, che di Letta, che mai l’ha dimenticato, fu successore premier.
Nardella sta ripercorrendo le stesse tappe di Renzi.
Suo malgrado, quello di Nardella, stando agli ultimi eventi da c’eravamo tanto amati.
Con Renzi che ha prima attaccato il suo ex delfino per le multe stradali del Comune di Firenze.
Poi da leader di Italia Viva, in fase campagna acquisti, ha scippato al Pd la vicepresidente del Consiglio Comunale di Firenze Barbara Felleca.
Renzi che a Nardella non le ha mandate a dire: “Nardella discute con me perché nel Pd se uno litiga con Renzi come minimo lo fanno segretario nazionale”.
E intanto Renzi si incontra con l’altro ex fedelissimo toscano Giani.
Era il 2012, Matteo Renzi era sindaco di Firenze.
Cominciò un tour apparentemente letterario con il suo libro ‘Stil Novo’.
One man show fin da allora. Tutto esaurito ovunque andasse a presentarlo.
Quell’estate a Castiglioncello (Toscana sempre snodo Pd) Castello Pasquini era pieno all’inverosimile e Matteo Renzi per il suo libro fu accompagnato sul palco dal presentatore TV fiorentino Carlo Conti, che a Castiglioncello ha casa.
Non annunciò apertamente la sua scalata Pd Renzi, ma nemmeno la nascose.
Come Nardella al Tuscany Hall presentando il suo libro: “La mia candidatura Pd? Vedremo nei prossimi giorni”.
Nel dicembre 2012 Renzi le primarie PD le perse con Bersani.
Soltanto un anno dopo, dicembre 2013, l’Italia attraversata con il camper, primarie vinte e leadership Pd per Renzi.
Nel febbraio 2014, dopo aver rasserenato l’allora premier Letta, diventa il premier più giovane nella storia della Repubblica italiana. Oltre che il primo sindaco premier.
Nardella, vicesindaco, gli subentra come reggente alla guida di Firenze fino ad amministrative vinte.
Poi, tradito da se stesso e dal suo referendum, Renzi lascia la presidenza del Consiglio nel dicembre 2016.
E si dimetterà Renzi anche dalla leadership Pd dopo anche l’allora sconfitta Pd alle politiche 2018 per fondare poi il suo partito Italia Viva.
La storia, l’inizio della storia, è davvero molto simile tra Nardella e Renzi.
Il resto della storia vedremo come Nardella lo scriverà.
