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Bagno a Ripoli, Gaza e Shoah. Bufera su convegno

Evento organizzato da Anpi Bagno a Ripoli. Sindaco Casini: "Sconcertati e in profondo disaccordo". Anpi Firenze: "Prendiamo le distanze". Associazione fiorentina Amici di Israele: "Strumentalizzazione tragedia popolo ebraico"

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BAGNO A RIPOLI – Bagno a Ripoli, Gaza e Shoah. Bufera su convegno.

Bufera sul convegno ‘Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti – Oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello stato di Israele’.

Convegno organizzato da Anpi di Bagno a Ripoli, Firenze, al Circolo ricreativo culturale di Antella, Bagno a Ripoli, nella Giornata della Memoria del 27 gennaio.

Contrari al convegno il sindaco Francesco Casini, Anpi Firenze e Associazione Amici di Israele di Firenze.

Sindaco Casini: “Da sempre riconosciamo e supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Siamo tutti dell’Anpi. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale di Anpi, per l’iniziativa promossa proprio nel Giorno della Memoria, che tenta di accostare l’Olocausto e la guerra Israele-Hamas.

Un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese. Siamo invece convinti che tutta la comunità internazionale, oltre ovviamente a ciascuno di noi come singoli, debba adoperarsi di più per raggiungere la Pace in Medio Oriente che continua a mietere vittime ogni giorno, ma non di certo aumentando la conflittualità. Un conto è attivarsi per il cessate il fuoco. Un altro è svilire la Giornata in cui si ricorda l’Olocausto, una delle pagine più orribili della nostra storia, di pura follia umana.

Ci auguriamo che Anpi Bagno a Ripoli capisca l’errore commesso e possa tornare sui suoi passi, e che la Giornata della Memoria, il prossimo 27 Gennaio, sia per tutti un giorno di riflessione e non di scontro”.

Associazione fiorentina Amici di Israele, presidente Kishore Bombaci: “Si tratta di evento che non si esita a definire molto grave perché intende mettere sullo stesso piano la Shoah con la attuale situazione di Gaza e finisce per svilire in modo inaccettabile il ricordo dello sterminio di sei milioni di ebrei ad opera del regime nazista.
Quello messo in atto dai nazisti è un unicum nella storia. E il valore di quel sacrificio nasce proprio da
questa consapevolezza. Mischiare quell’evento con la guerra di Gaza denota quanto meno ignoranza
rispetto alla storia e rispetto al presente, oltre a essere una strumentalizzazione orrenda della tragedia del popolo ebraico”.

Prosegue Bombaci: “Stupisce ma non troppo, che tale prospettiva venga assunta dall’ANPI che
probabilmente dimentica (o fa finta di dimenticare) che fu la Shoah ad essere un vero e proprio genocidio.
Usare questa parola, come fanno anche gli organizzatori dell’evento di Bagno a Ripoli a sproposito,
mistifica la realtà asservendola a una narrazione propagandistica faziosa e di natura antiebraica che
contrasta radicalmente con lo spirito del 27 Gennaio.
Siamo di fronte a un tentativo subdolo di cambiare le carte in tavola, e di confondere l’opinione pubblicanche va rimandato al mittente.
L’Associazione Fiorentina Amici di Israele si oppone strenuamente a questa forma
di ‘benaltrismo’ storico-culturale che assomiglia molto a un inaccettabile revisionismo storico.
Oggi abbiamo bisogno di verità e non di mistificazioni ideologiche”.

Anpi sezione provinciale di Firenze con la presidente Vania Bagni: “Prendiamo le distanze dall’iniziativa annunciata dalla sezione Anpi di Bagno a Ripoli per il prossimo 27 gennaio: va contro ogni logica, va contro la nostra storia. “L’associazione nazionale partigiani d’Italia da sempre ha la massima cura memoriale e la massima consapevolezza dell’attualità del dramma delle persecuzioni razziali nate dal fascismo e dal nazionalsocialismo. Sappiamo bene quanto quel germe covi tutt’ora, in forme esplicite ed implicite. Riconosciamo con nettezza l’unicità disumana della Shoah.

Nell’avvicinarsi del Giorno della Memoria riconosciamo in particolare il pericolo di sminuirne il significato. Condanniamo con fermezza ogni tentativo di diluizione o deviazione. La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso, non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito.Il nome ed il simbolo dell’Anpi non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa. È la nostra posizione di sempre”.

© Riproduzione riservata

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