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FIRENZE – “Accogliamo con grande favore la decisione dell’amministrazione governativa degli Stati Uniti d’America di mantenere la sede consolare a Firenze. A nome del mondo imprenditoriale fiorentino, costituito dalle 116mila aziende iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio di Firenze, voglio esprimere un sincero ringraziamento al governo statunitense, alle sue autorità diplomatiche di Roma e Firenze, al ministro degli esteri Taiani, al sottosegretario Silli e a tutti quanti si sono adoperati per evitare la chiusura del consolato americano di Firenze, che avrebbe avuto ripercussioni negative per il territorio”. Lo scrive il presidente della Camera di commercio di Firenze, Massimo Manetti, in una lettera inviata all’ambasciata degli Usa a Roma e per conoscenza al consolato di Firenze, oltre che a Taiani e Silli a cui Manetti aveva già scritto nelle settimane scorse perché si adoperassero per il mantenimento a Firenze del consolato.
Manetti annota con soddisfazione come questa decisione contribuirà a “valorizzare ulteriormente quanto già costruito nel tempo nelle relazioni tra Usa e Firenze. In questi ultimi anni – aggiunge il presidente della Camera – la collaborazione interistituzionale, che ha coinvolto anche il Consolato Usa, ha reso possibili importanti iniziative, tra cui il progetto Connect Usa, che rappresenta un ponte imprenditoriale e professionale tra Firenze e gli Stati Uniti d’America, e una lunga serie di eventi (BuyWine, ByFood e Bto) che hanno sviluppato la collaborazione commerciale. Oggi – ricorda il presidente della Camera di commercio – con il 35% del totale delle importazioni, gli Stati Uniti si confermano il primo Paese fornitore di beni verso il nostro territorio. Nel 2024, le importazioni toscane dagli Stati Uniti hanno superato 2,5 miliardi di euro, registrando un incremento del 21% rispetto al 2023. Per Firenze, l’import dagli Usa – trainato in particolare dai settori farmaceutico, tecnologico e aerospaziale – ha raggiunto circa 1,1 miliardi di euro, consolidando ulteriormente il legame economico tra i due territori”.
Irrinunciabile, poi, il ruolo di assistenza che il consolato svolge per i tanti studenti e visitatori. “La Toscana – dice Manetti – accoglie ogni anno oltre 3 milioni di visitatori e studenti provenienti dagli Stati Uniti, con una forte concentrazione su Firenze. Le presenze in uno stesso momento di studenti americani sono arrivate ad essere 18mila presso oltre 30 istituti, università e college americani che qui hanno sede. Firenze rappresenta una delle destinazioni culturali e artistiche più apprezzate a livello globale da parte del pubblico americano”.