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BORGO SAN LORENZO – I finanzieri del Comando Provinciale di Firenze hanno scoperto, nel Mugello, un laboratorio abusivo di nail art allestito all’interno di un appartamento e completamente attrezzato per la ricostruzione e la decorazione delle unghie. La titolare, una donna che operava senza partita Iva e senza alcuna abilitazione professionale, riceveva clienti su appuntamento fissato tramite i social, in particolare Instagram, dove da oltre tre anni pubblicizzava le proprie prestazioni come se gestisse un centro estetico regolare.
L’indagine, condotta dalla Tenenza di Borgo San Lorenzo, è partita da un monitoraggio online ed è stata confermata da appostamenti che hanno documentato un continuo via vai di clienti, per lo più giovani ragazze. Durante il blitz, effettuato con il supporto dell’Azienda Usl Toscana Centro, i militari hanno trovato un locale perfettamente attrezzato: tavolo con aspiratore, fornetti, smalti, gel, protesi per unghie e numerosi strumenti per manicure e decorazione.
Gli accertamenti successivi hanno rivelato che la donna non solo era sconosciuta al fisco, ma non possedeva i titoli necessari per esercitare: non aveva il diploma di estetista né risultava iscritta all’Albo delle Imprese Artigiane, come previsto dalla normativa che assimila l’attività di onicotecnica a quella dell’estetista. Pur avendo frequentato un corso all’estero, non aveva ottenuto alcuna certificazione valida in Italia.
Il giro d’affari non dichiarato è stato stimato in oltre 58mila euro. Alla donna sono state contestate violazioni per esercizio abusivo e mancanza di titoli autorizzativi, con sanzioni per circa 10mila euro. L’operazione rientra nel piano della Guardia di Finanza per contrastare il lavoro irregolare e garantire la leale concorrenza, tutelando al contempo la salute dei consumatori da pratiche non conformi agli standard igienico-sanitari.