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Sarà completamente digitalizzato il fondo Oriana Fallaci

Il progetto è stato presentato in consiglio regionale e nasce a seguito di un importante lavoro di riordino archivistico e bibliografico

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FIRENZE – I quasi duemila documenti che comprendono manoscritti, lettere, fotografie, oggetti personali, dischi, audiocassette, e gli 823 libri del Fondo Oriana Fallaci del Consiglio regionale della Toscana, tra i tre più importanti al mondo dedicati alla scrittrice, saranno presto interamente digitalizzati e resi così più accessibili e protetti dal possibile deperimento. Un progetto fortemente voluto dallo stesso Consiglio regionale, che è stato presentato questa mattina nella sala delle Feste di Palazzo Bastogi. Sono intervenuti il presidente Antonio Mazzeo; Lorenzo Valgimogli, vice soprintendente della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana; Mauro Caliani, dirigente del Settore Informatica, Archivio e protocollo, comunicazione web, Urp del Consiglio regionale; Monica Valentini e Katia Ferri, funzionarie e conservatrici del Fondo Oriana Fallaci presso il consiglio regionale e curatrici del volume Il cuore in Toscana: il Fondo Oriana Fallaci: inventario archivistico e catalogo bibliografico; Gian Marco Di Domenico, presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio Csa.

Il progetto interessa tutti i documenti che costituiscono il Fondo Fallaci, costituitoda libri e oggetti personali che si trovavano nell’abitazione della giornalista di Casole (Greve in Chianti) e donati al Consiglio regionale della Toscana dall’erede Edoardo Perazzi nel 2016. Sono 26600 le digitalizzazioni di documenti, oltre a circa 2mila digitalizzazioni di volumi, realizzate con il contributo del Consorzio Csa, in sinergia col Consiglio regionale e sotto l’autorizzazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.

“Digitalizzare vuol dire costruire memoria, democratizzare la cultura e renderla accessibile a tutti, in ogni luogo e in ogni tempo – ha affermato il presidente Mazzeo – . È una scelta che abbiamo voluto fortemente e perseguito in questa legislatura, che porta la Toscana all’avanguardia rispetto alle altre regioni italiane e che permette alle cittadine e cittadini di tutto il mondo di poter conoscere una grande scrittrice dei nostri tempi”.

L’intervento rappresenta la prima grande esperienza del Consiglio regionale della Toscana sulla digitalizzazione di archivi storici, e ha l’obiettivo di rendere maggiormente fruibile il Fondo e allo stesso tempo di metterlo in sicurezza, come ha spiegato Mauro Caliani. “Abbiamo sfruttato nuove tecniche di watermarkingper proteggerlo e dargli lunga vita”, ha detto.

Il progetto nasce a seguito di un importante lavoro di riordino archivistico e bibliografico del Fondo Fallaci culminato nel 2023 con la pubblicazione del volume Il cuore in Toscana: il Fondo Oriana Fallaci: inventario archivistico e catalogo bibliografico, a cura di Katia Ferri, Elena Michelagnoli e Monica Valentini. “Tutto ciò che è presente nell’inventario – ha spiegato Monica Valentini, responsabile dell’Archivio storico del Consiglio regionale della Toscana – sarà accessibile online: si potranno dunque visualizzare le immagini, esplorare le diverse serie archivistiche e consultare le tipologie di materiale presenti all’interno del fondo”.

Katia Ferri, responsabile dei servizi della Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, ha spiegato che il progetto aumenterà le possibilità di consultazione del Fondo, visto che “le persone interessate non saranno costrette a venire fisicamente in sede”. “La platea si allargherà non solo a livello italiano, ma internazionale – ha spiegato – . E ci auguriamo che questo lavoro possa essere di stimolo per altre istituzioni che posseggono materiali della Fallaci nel proseguire su questa strada”.

Lorenzo Valgimogli, vice soprintendente della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana ha parlato di “un progetto importante che abbiamo autorizzato”.

Gian Marco Di Domenico, presidente del Consiglio di amministrazione di Csa, ha evidenziato come “il fondo che stiamo digitalizzando è estremamente interessante perché ripercorre la vita e le esperienze di una delle più grandi giornaliste e scrittrici dei nostri tempi. Il progetto è a un ottimo punto e si prevede, entro la fine dell’anno, la piena fruizione digitale del patrimonio digitalizzato, che sarà disponibile in maniera ufficiale su una piattaforma creata ad hoc”.

Il lavoro di digitalizzazione di Csa è stato portato avanti nel rispetto delle migliori pratiche internazionali, garantendo produzione di immagini in altissima definizione, utilizzo di tecnologie avanzate, integrazione delle immagini nei sistemi informativi archivistici e bibliografici, applicazione di metadati per l’accessibilità, la ricerca e la navigazione online.

Alla presentazione sono intervenuti inoltre Maurizio Villani, dirigente della divisione Beni Culturali di Csa; Cecilia de Stefano d’Ogliastro, archivista Divisione beni culturali Csa; Francesco Ghizzi, Chief operating officer del Dipartimento di information technology Csa Nord Italia.

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Angela

© Riproduzione riservata

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