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REGGELLO – Non si ferma l’ondata di criminalità che da mesi stringe in una morsa il territorio tra il Valdarno e il Chianti. L’ultimo, gravissimo episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di martedì (16 dicembre) in località Matassino, nel comune di Reggello, dove un tentativo di furto in abitazione è sfociato in una brutale aggressione fisica ai danni del proprietario.
Erano circa le 19 quando l’uomo, che si trovava regolarmente all’interno della propria abitazione, è stato allarmato da alcuni rumori sospetti provenienti dal giardino. Pensando forse a un animale o a un imprevisto, ha aperto la porta finestra trovandosi faccia a faccia con un malvivente che aveva appena scavalcato la recinzione. Alla vista del proprietario, il ladro si è dato alla fuga, ma l’uomo non ha esitato a inseguirlo nel tentativo di bloccarlo. Una reazione che ha scatenato la violenza del criminale: una volta raggiunto, il bandito ha sferrato un violento pugno al volto del proprietario, colpendolo con precisione tra il naso e l’occhio, per poi dileguarsi nell’oscurità.
La vittima è stata immediatamente soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di zona. I medici hanno riscontrato serie lesioni traumatiche al setto nasale e a un bulbo oculare; l’uomo resta sotto osservazione, profondamente scosso dall’accaduto. Sulla vicenda indagano ora i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi nel giardino e lungo la via di fuga, acquisendo anche eventuali filmati delle telecamere di sorveglianza private della zona.
L’aggressione di Matassino è solo la punta dell’iceberg di una situazione che i residenti definiscono ormai “insostenibile”. Dalla scorsa primavera, la provincia di Firenze sta subendo un’offensiva criminale senza precedenti. I colpi si ripetono con una frequenza statistica mai registrata prima, colpendo borghi e case sparse con una precisione chirurgica.
Le autorità locali e le forze dell’ordine hanno intensificato i pattugliamenti, ma la vastità del territorio e la conformazione rurale delle colline fiorentine rendono complesso il controllo capillare di ogni edificio. L’episodio di Matassino segna però un salto di qualità pericoloso: dal semplice furto alla violenza fisica, segno di una spregiudicatezza crescente dei malviventi.



