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Pantani racconta Bartali: spettacolo al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica

Ubaldo Pantani autore e protagonista. Regia di Nicola Fanucchi. Gino Bartali 'Giusto tra le Nazioni' contribuì a salvare gli ebrei. Rappresentazione anche per gli studenti. Ingresso libero

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FOLLONICA – Pantani racconta Bartali: l’attore al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica

Pantani racconta Bartali, il popolare attore toscano racconta le gesta del grande campione di ciclismo Gino Bartali, ‘Giusto tra le Nazioni’, che contribuì a salvare gli ebrei.

Ubaldo Pantani, livornese di Cecina, popolare Lapo tv in ‘Che tempo che fa’ condotto da Fabio Fazio, protagonista e autore di ‘Pantani racconta Bartali’ al teatro Fonderia Leopolda di Follonica, provincia di Grosseto martedì 28 gennaio alle ore 21.

Regia di Nicola Fanucchi. Ingresso libero.

Dopo la commemorazione di ieri nel Giorno della memoria “dedicata ai concittadini internati militari, ovvero coloro che furono imprigionati e deportati per essersi rifiutati di aderire al fascismo, i cui nomi sono riportati sulla targa posta sulla facciata del Comune di Follonica”, l’amministrazione comunale, sindaco Matteo Buoncristiani, organizza lo spettacolo ‘Pantani racconta Bartali’.

Ubaldo Pantani, celebre protagonista di trasmissioni televisive quali ‘Quelli che il Calcio’, ‘Mai dire…’ e ‘GialappaShow’, che nel 2015 ha condotto su Rai 2 Árpád Weisz, dallo scudetto ad Auschwitz, uno speciale in occasione del Giorno della Memoria, sale sul palco alle ore 10 per gli studenti delle scuole della città e in replica alle ore 21 per il pubblico, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata della Memoria con un racconto che rende omaggio alla storia del grande campione di ciclismo e che approfondisce, attraverso la sua vicenda umana e sportiva, la storia del nostro Paese durante la Seconda guerra mondiale.

Il campione di ciclismo Gino Bartali durante la Seconda Guerra Mondiale con la sua bici è staffetta per “un’organizzazione che cerca di salvare gli ebrei dalla persecuzione nazifascista. Una storia emersa solo dopo la scomparsa del ciclista toscano, in quanto non voleva si sapesse per il principio ‘il bene si fa ma non si dice'”.

© Riproduzione riservata

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