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Arrivano i ristori per le imprese che lavorano nel settore delle fiere e dei congressi e nel settore dei matrimoni e degli eventi privati che hanno subito perdite per la pandemia. Li mette a disposizione la Regione Toscana, che ha stanziato 500mila euro. Chi lavora nell’allestimento di convegni e fiere e risulta in possesso dei requisiti richiesti potrà contare su ristori da mille a 10mila euro. Requisito per accedere è una perdita, nel 2020 rispetto al 2019, di almeno il 30 per cento del fatturato o dei corrispettivi. La pandemia, spiega la Regione, ha a lungo sospeso anche le feste private, a partire dai matrimoni.
Le imprese dell’indotto, compresi i liberi professionisti, dai fotografi alle sartorie, dai fioristi a ristoranti e catering, potranno richiedere un contributo a fondo perduto di 2500 euro. L’aiuto, si fa presente, non potrà essere cumulato con il ristoro per le imprese che lavorano con fiere e convegni. Per accedere al contributo occorre avere il fatturato diminuito del 30 per cento nel corso del 2020. La Regione ha stanziato per questo settore 934 mila euro. I due bandi fanno parte del pacchetto di 21 milioni di euro di ristori ristori e contributi a fondo perduto che si sommano ai 34 milioni già stanziati con i vecchi bandi già chiusi e a quelli, altri sei milioni, annunciati nelle settimane scorse e tuttora aperti. I contributi possono essere chiesti fino al 31 gennaio.