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Caso Portanova a Siena. Dribbling non riuscito del calcio

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“Il caso Portanova? Io avrei almeno evitato di convocarlo. Mi sorprende che un club come il Genoa che ha una proprietà internazionale non abbia avvertito l’esigenza di fermare questa persona”.

Il commento è del ministro per lo Sport Andrea Abodi.

Manolo Portanova, per chi non avesse seguito la vicenda, è un giocatore di calcio del Genoa, serie B.

Il 6 dicembre scorso il Tribunale di Siena lo condanna a sei anni per stupro di gruppo.

Il Genoa che fa? Lo convoca col tecnico Gilardino per la gara col Sudtirol di giovedì 8 dicembre.

Poi, dopo le polemiche, invece di mandarlo in campo lo manda in tribuna.

Dopo quella convocazione di cui parla tutta la stampa nazionale scende in campo la Figc, che in data 9 dicembre apre un’inchiesta chiedendo gli atti al Tribunale di Siena.

Per la gara con l’Ascoli di domenica 11 dicembre Gilardino decide di non convocare Portanova.

Senza dare una motivazione.

Premessa molto più che doverosa.

La sentenza di sei anni per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa di 22 anni, sarebbe avvenuta a una festa a Siena, è sentenza di primo grado.

Portanova si dichiara innocente e l’iter della giustizia non è completato con questa sentenza di primo grado.

Fatta questa premessa molto più che doverosa, il calcio poteva uscirne molto meglio di così.

Il calcio ha tentato di dribblare la questione, inciampando sul suo stesso tentativo di dribbling.

Non era necessario aspettare le polemiche per la convocazione del Genoa perché la giustizia sportiva si muovesse.

E il Genoa con Gilardino poteva fare a meno di una convocazione del tutto inopportuna  all’indomani di una sentenza di condanna per stupro.

Il presidente della serie B Mauro Balata commenta: “È un caso di una complessità non indifferente. Tre considerazioni: la Lega di B e tutte le nostre società sono da sempre in campo contro quella che Kofi Annan definiva una delle più vergognose violenze sui diritti umani, quella sulle donne. Poi bisogna chiarire che il Genoa è parte danneggiata sotto ogni profilo, perché qualunque sia l’epilogo di questa situazione il Genoa ne subirà un danno. Infine il tema più delicato, legato alla presunzione d’innocenza. Ovviamente siamo di fronte a un caso grave, il reato contestato è un reato odioso, ricordiamoci che ci troviamo di fronte a un persona che per legge ha diritto ad avere altri due gradi di giudizio. Mi pare di capire che il ragazzo abbia scelto di avvalersi del giudizio abbreviato, questo comporterà un’accelerazione del giudizio del secondo grado”.

 

© Riproduzione riservata

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