(Adnkronos) – In alcuni casi, come dimostrano i test di Altroconsumo, questi prodotti contengono sostanze pericolose per i più piccoli. Ecco allora una serie di consigli per scegliere prodotti di cancelleria sicuri. 13 settembre 2024 – Pennarelli, matite colorate, lapis, gomme, colle, evidenziatori: tutti prodotti che vanno a riempire gli astucci dei bambini e che, come dimostrano i test condotti da Altroconsumo
per supportare i consumatori nella scelta dei prodotti più sicuri, in alcuni casi contengono sostanze pericolose per i più piccoli. Inoltre, gomme a forma di cibo, pennarelli profumati o matite con parti piccolissime che si staccano facilmente possono mettere a rischio la sicurezza dei più piccoli. Per questo da tempo Altroconsumo chiede che la cancelleria – con tutti i suoi articoli – sia assimilata ai giocattoli e che utilizzi, come riferimento di legge, la normativa già esistente e valida per questi prodotti. Ad esempio, secondo le linee guida della Commissione Europea, i pennarelli colorati sono soggetti alla direttiva europea 2009/48/CE sui giocattoli e non dovrebbero contenere sostanze chimiche in grado di danneggiare la salute dei bambini. Eppure, come confermato dal test Altroconsumo sui pennarelli del 2019, il marchio CE non è evidentemente sufficiente a garantire la perfetta sicurezza chimica di un pennarello. Nei test condotti, infatti, Altroconsumo ha trovato prodotti che contenevano sostanze non a norma o in quantità elevate o superiori rispetto ai limiti consentiti. Anche le matite lapis possono nascondere delle insidie per la presenza di sostanze pericolose nella vernice che le ricopre o per il distacco della gomma dalla parte terminale. Non sono considerate giocattoli, quindi è bene insegnare ai bambini a non portarle alla bocca. I test hanno rintracciato diverse sostanze chimiche nelle matite lapis con gommino. Nonostante le tracce rilevate siano basse, queste sostanze non dovrebbero comunque essere contenuti nei prodotti di cancelleria visto che i test Altroconsumo confermano che esistono prodotti completamente “puliti”. Inoltre, se una penna ha la caratteristica particolare di essere profumata, si può supporre che il bambino tenderà più frequentemente a portarla vicino al naso: e già questo è un buon motivo per sconsigliarne l’uso. Tanto più che le analisi Altroconsumo in passato le hanno bocciate proprio per la presenza di sostanze chimiche, i COV, che evaporano a temperatura ambiente. Anche i profumi sono sul banco degli imputati per il contenuto di allergeni. Le gomme da cancellare non sono soggette alla normativa giocattoli. Le gomme bianche non presentano rischi chimici legati alla presenza di sostanze dannose: sono in materiale sintetico e non contengono lattice. Non contengono né coloranti né profumi né conservanti. Quelle profumate o colorate, invece, sono potenzialmente pericolose (nei test sulle gomme, nel 2021 sono state trovate sostanze vietate dalla normativa sui giocattoli). Alcune gomme, per aspetto o profumo assomigliano a prodotti alimentari: questo comporta il rischio che un bambino possa portarle alla bocca, rischiando un’ostruzione delle vie respiratorie. La legge (dl 25/1/92, n.73), in attuazione di una direttiva europea, vieta di vendere prodotti che per le loro caratteristiche possono essere confusi con alimenti. Anche gli evidenziatori non devono sottostare alla normativa che riguarda i giocattoli. Secondo Altroconsumo, però, dovrebbero, anche perché, sebbene i test confermano che questi prodotti non violano i limiti previsti dalla normativa generale che devono rispettare, molti evidenziatori non soddisfano i criteri di sicurezza chimica previsti dalla normativa sui giocattoli. In particolare, per la presenza di una famiglia di conservanti (tiazolinoni), che è sotto osservazione da alcuni anni perché causa frequente di allergie e sensibilizzazione. Due di questi conservanti (MIT e CIT) sono limitati sia nei giocattoli sia nei cosmetici: in questi ultimi sono addirittura vietati nei prodotti, come le creme. A differenza degli altri test di cancelleria, nel test sulle penne cancellabili dello scorso anno non sono state svolte le prove di sicurezza chimica: gli inchiostri contenuti sono generalmente a base di acqua e pigmenti colorati e gli ingredienti sono a basso rischio, non contengono né conservanti né profumi (che possono causare reazioni indesiderate). Resta comunque il rischio di soffocamento per ingestione accidentale del cappuccio: i tappi devono essere costruiti con un sistema di ventilazione che consente la respirazione anche in caso di ingestione. Come altri articoli di cancelleria, le colle stick non rientrano nella normativa sui giocattoli. Secondo Altroconsumo, invece, dovrebbero rientrarci anche perché i risultati del test sulle colle stick dimostrano che non tutte le colle sono sicure. È vero, secondo la normativa sulla sicurezza dei prodotti queste colle rispettano tutti i criteri, ma contengono comunque solventi e conservanti potenzialmente pericolosi per i bambini.
Come Altroconsumo riteniamo che tutto il materiale presente negli astucci della scuola debba essere considerato assimilabile ai giocattoli ovvero “prodotti progettati o destinati, in modo esclusivo o meno, a essere utilizzati per fini di gioco da bambini di età inferiore a 14 anni”. I bambini, infatti, non fanno distinzione usando i prodotti dell’astuccio sia lo studio che per lo svago. Per questo Altroconsumo chiede che i prodotti di cancelleria che sono abitualmente in mano ai più piccoli siano sempre soggetti alla direttiva europea 2009/48/CE sui giocattoli e non contengano sostanze chimiche dannose. —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Astuccio: come scegliere matite, gomme e pennarelli davvero sicuri secondo Altroconsumo
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