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FIRENZE – “Faremo il tampone, per la verifica della sussistenza delle quarantene, e la vaccinazione. Auspico di vaccinare tutti i profughi che arriveranno qui. Ci stiamo muovendo in due direzioni: sia per fornire ai profughi tutto ciò di cui hanno bisogno, sia per garantire l’assistenza umanitaria in Ucraina, inviando farmaci e presidi sanitari per la popolazione”. La Regione Toscana, annuncia il presidente Eugenio Giani, ha inviato alle aziende sanitarie le prime indicazioni per la presa in carico di adulti e bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Sulla base delle indicazioni regionali, le aziende sanitarie avranno il compito di sottoporre i profughi, se privi di green pass o certificazione equivalente, a screening per infezione da Covid-19 tramite test diagnostici tamponi. Le persone positive e i relativi contatti stretti saranno gestiti secondo i protocolli già esistenti: i casi risultati positivi saranno sottoposti alla misura di isolamento in luoghi dedicati, come previsto dalla normativa in vigore. Gli asintomatici o paucisintomatici, che non necessitano di ricovero ospedaliero, saranno ospitati negli alberghi sanitari. Giani:”Il nostro servizio sanitario è coinvolto a tutti i livelli, per assicurare la più ampia assistenza insieme alla Protezione Civile e al volontariato, che ringrazio di cuore”.
Simone Bezzini, assessore regionale: “E’ una lotta contro il tempo, che ci spinge ad agire in fretta per accogliere nel modo migliore tutti i profughi, adulti e bambini, che stanno arrivando in Toscana, bisognosi di sostegno, assistenza e cure. Continueremo a dare il massimo, a lavorare in squadra e a tenere alta l’attenzione verso le persone che sono in difficoltà e bisognose di aiuto. Il gran cuore della Toscana è noto a tutti. Faremo del nostro meglio come sempre”. D’intesa con le autorità, nazionali e locali, e con il territorio, faremo la nostra parte. Gli operatori dei dipartimenti di prevenzione dovranno verificare lo stato vaccinale e promuovere la vaccinazione anti-Covid in tutte le persone a partire dai 5 anni di età che dichiarino di non essere vaccinate o che non siano in possesso di documentazione che attesti la vaccinazione, compresa la dose di richiamo ‘booster’, per i soggetti dai 12 anni di età. I profughi saranno accolti presso il Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) o Centri di accoglienza straordinaria (Cas) attraverso un percorso organizzato dalla protezione civile e dalle prefetture. I profughi che giungeranno in Toscana in maniera autonoma potranno auto–segnalarsi direttamente al numero unico regionale Infosanità 800-556060 per l’accesso al percorso sanitario”.