(Adnkronos) – “Novartis è impegnata da oltre 20 anni nello sviluppo di farmaci innovativi e nuove piattaforme tecnologiche che possano rispondere a tutti i bisogni clinici insoddisfatti con un elevato carico clinico. Oggi siamo molto orgogliosi di questo risultato che abbiamo ottenuto, grazie a una incessante collaborazione con le autorità regolatorie, che potrà finalmente offrire ai pazienti affetti da carcinoma prostatico resistenti alla castrazione una nuova opportunità terapeutica in grado di prolungare l’aspettativa di vita mantenendo e preservando il più possibile una buona qualità di vita”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute Paola Coco, Medical Affairs Head Novartis commentando l’ammissione alla rimborsabilità da parte di Aifa alla terapia Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan, il primo radioligando per cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione. “A renderci particolarmente orgogliosi è proprio il fatto che questa nuova terapia con i radioligandi ha un marchio totalmente italiano – sottolinea Coco – Nasce da un’idea del professor Buono che già all’inizio degli anni 2000, attraverso una piccola start-up, ha iniziato questo percorso nell’ambito della terapia e della piattaforma con i radioligandi. Oggi vengono prodotti in Italia, nel sito di Ivrea che è uno dei pochi al mondo per questa nuova piattaforma tecnologica e che fa parte appunto del gruppo Novartis. Abbiamo raggiunto l’accordo con le autorità regolatorie e ci aspettiamo – conclude – che questa terapia possa essere disponibile per tutti i pazienti che hanno le caratteristiche necessarie ad accedervi, già nel mese di marzo, e ci aspettiamo ovviamente che il percorso di accesso anche a livello regionale possa essere rapido per far sì che finalmente l’opzione terapeutica diventi una realtà per tutti i pazienti in modo fattivo”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Coco (Novartis): “Orgogliosi per il primo radioligando nel cancro alla prostata”
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