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Daniele De Rossi torna in panchina? Dopo l’esonero dalla Roma, arrivato lo scorso settembre, l’ex centrocampista è pronto ad allenare di nuovo: “Spero di non essere libero per fare il mister a breve, anzi secondo me non sarò libero per fare l’allenatore”, ha detto De Rossi, oggi anche presidente dell’OstiaMare, nel corso del sopralluogo congiunto con l’assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato e il presidente del X municipio della Capitale Mario Falconi all’impianto sportivo Anco Marzio di Ostia. “Il mio lavoro è un altro, la mia passione gigante è quella di allenare”, ha detto De Rossi, “e un allenatore non ha tempo di pensare a due squadre. Quindi questo era il momento migliore per questa bella storia. In futuro so che non sarò capace di farlo perché non avrò tempo, perché il lavoro di allenatore ti toglie ancora più energie di quello che fa il lavoro da proprietario”. De Rossi ha parlato anche dello stato del calcio italiano, in particolare dei giovani: “Penso che per sviluppare i ragazzi come siamo stati cresciuti noi, manchino 5, 6, 8 ore di calcio per strada a settimana. Una volta si giocava sul cemento o sulla sabbia, ed è un modo diverso di toccare la palla”, ha spiegato l’ex capitano della Roma, “se guardiamo ad Argentina e Brasile, la sensazione è che loro continuino, anche a volte per necessità, a giocare tanto per strada, nei campetti o sulla sabbia, sulle superfici sconnesse. La scuola calcio è molto importante, ma non deve sostituire completamente quella che è poi l’attività ludica del giocatore, del ragazzino. Fra qualche anno, magari ciclicamente, torneremo a produrre i Totti e i Del Piero. Forse qualche talento in più nelle altre nazionali si può notare, i vari Mbappé, Sané, Foden”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
De Rossi e il ritorno in panchina: “Presto allenerò di nuovo una squadra”
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