(Adnkronos) – Riunire e favorire la cooperazione tra le numerose aziende italiane leader a livello globale nel settore nucleare, con lo scopo di consolidare una filiera nazionale competitiva e promuovere un Piano Nucleare Nazionale. Sono alcuni degli obiettivi della prima edizione di Nuclear Power-Expo, la manifestazione in programma dal 21 al 23 maggio 2025 nel quartiere fieristico del Piacenza Expo, organizzata dalla società Mediapoint & Exhibitionsdi Fabio Potestà. La prima edizione di Nuclear Power-Expo – che mira a diventare l’evento di riferimento a livello nazionale nel comparto dell’energia nucleare – giunge in un momento decisivo per il settore, con molti Paesi europei pronti a investire in nuove centrali e nell’ammodernamento di quelle esistenti. Anche in Italia, dopo anni di dibattiti e contrapposizioni ideologiche, il tema del ritorno all’energia nucleare civile è tornato al centro dell’attenzione. Una riapertura favorita dai significativi progressi della ricerca in termini di sicurezza e dalla crescente urgenza di raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. “Per sostenere la competitività industriale, la sicurezza e lo sviluppo sociale del Paese – dichiara Gian Luca Artizzu, Amministratore Delegato di SOGIN – l’Italia deve dotarsi di strumenti e infrastrutture adeguate all’importanza delle sfide che l’attendono. Per farlo c’è bisogno di un mix di fonti energetiche che veda le rinnovabili affiancate al nucleare, che fornisce energia in modo stabile, sicuro e continuo, ed è privo di emissioni climalteranti e inquinanti. Sogin, come unica Società italiana ‘Centro di Collaborazione’ della IAEA – prosegue Artizzu – è pronta a dare il suo contributo, mettendo a disposizione i suoi siti e le sue competenze nella conduzione di impianti, anche attraverso la sua Scuola di formazione, centro di eccellenza nella trasmissione della cultura nucleare”. “L’energia nucleare è una fonte affidabile e programmabile, può agire da ‘stabilizzatore sistemico’, svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili e garantire energia a basso costo alle nostre imprese”, aggiunge il Direttore Generale di ENEA, Giorgio Graditi, “Rappresenta, pertanto, un’opzione fondamentale per gli obiettivi di decarbonizzazione e può contribuire a ridurre i costi dell’energia, le emissioni di gas climalteranti e, allo stesso tempo, al rilancio e allo sviluppo competitivo di una filiera industriale nazionale che è già di assoluto rilievo”. Eppure, la strada verso l’affermazione di una filiera nucleare italiana è ancora lunga, come spiega il presidente dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN), Stefano Monti: “Molte aziende italiane sono particolarmente attive in progetti nucleari all’estero. Ma parlare di una filiera italiana, presuppone un coordinamento fra tutti i soggetti, soprattutto quando si è in presenza di un Programma Nucleare Nazionale. Sappiamo che sono state avviate delle azioni importanti da parte dell’esecutivo, ma non possiamo ancora dire che abbiamo un Programma nucleare italiano”. Per Monti, “Non partiamo da zero, ma da un settore nucleare italiano già apprezzato a livello internazionale. Dobbiamo organizzarci per le realizzazioni a breve termine all’estero e prepararci per quelle in Italia, quando avremo un programma definito e maturo”. Quindi, conclude Monti, è necessario “mettere in campo tutte le azioni necessarie per preparare le condizioni per poi avere una filiera industriale pronta per supportare il nostro programma nucleare”. Sulla stessa linea Paolo Fedeli, presidente dell’Associazione Italiana Pressure Equipment (AIPE), che rappresenta circa 200 aziende di manifattura meccanica e caldareria, molte delle quali già operative in campo nucleare: “La filiera italiana del nucleare rappresenta un’eccellenza industriale e tecnologica che, nonostante un lungo periodo di discontinuità, non ha mai smesso di innovare, esportare e contribuire a progetti internazionali di assoluto rilievo. Oggi si apre una finestra di opportunità concreta per il nostro Paese: il dibattito sul ritorno all’energia nucleare civile, anche grazie alle nuove tecnologie come i reattori modulari di nuova generazione (Small Modular Reactors SMR e Advanced Modular Reactor AMR) e alla fusione, può finalmente tradursi in una strategia industriale e di politica energetica a lungo termine”. A certificare il livello d’eccellenza della ricerca Made in Italy, il professor Marco Ricotti, ordinario di impianti nucleari al Politecnico di Milano e presidente del Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica nucleare (CIRTEN), che riunisce le sette università nucleari italiane (i Politecnici di Milano e Torino e le Università di Bologna, Padova, Palermo, Pisa e Roma – La Sapienza): “Come emerso da un recente studio del Politecnico di Milano, la filiera manifatturiera nucleare italiana sarebbe in grado di realizzare più di otto recipienti in pressione (i componenti più grandi e complessi degli SMR) all’anno. Questa capacità tricolore rappresenta quasi il 40% del potenziale mercato europeo annuale degli SMR, tra il 2035 e il 2050”. Un’ottima sintesi delle finalità che si pone Nuclear Power-Expo è offerta da Women in Nuclear Italy, tramite la sua presidente, Céline Conreau: “Come Women in Nuclear Italy, siamo entusiaste di partecipare a Nuclear Power Expo, un’importante occasione per promuovere il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadinanza sul ruolo del nucleare nella transizione energetica del Paese. Riteniamo che il rilancio di una filiera nucleare italiana non sia solo una scelta energetica, ma anche un’opportunità concreta di crescita industriale, economica, tecnologica e occupazionale”. “Il nostro Paese vanta eccellenze accademiche e centri di ricerca che ogni anno formano centinaia di giovani, uomini e donne, con competenze di altissimo livello nei campi dell’ingegneria, della fisica e della tecnologia nucleare”, aggiunge Conreau, “È fondamentale creare le condizioni affinché queste professionalità trovino spazio e prospettive concrete anche in Italia, contribuendo attivamente alla costruzione di un sistema energetico sicuro, innovativo e a basse emissioni”.
Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions, ha dichiarato: “Con Nuclear Power Expo vogliamo offrire al comparto nucleare italiano una piattaforma concreta di incontro, confronto e sviluppo. Il nostro Paese dispone già di competenze industriali e scientifiche di assoluto rilievo: è il momento di valorizzarle e coordinarle in vista delle grandi sfide energetiche che ci attendono in futuro. L’obiettivo è contribuire, con spirito costruttivo e visione di lungo periodo, alla definizione di una vera strategia nazionale sul nucleare, che possa favorire investimenti, innovazione e occupazione qualificata. La grande adesione da parte di aziende, istituzioni e mondo accademico dimostra che il sistema Italia è pronto a rimettersi in moto anche su questo fronte”. Nuclear Power-Expo si svolgerà in concomitanza ad altre due manifestazioni di riferimento, rispettivamente nel settore dell’energia e della sicurezza informatica, ovvero Hydrogen-Expo e Cybsec-Expo: le tre iniziative hanno ottenuto un ampio sostegno istituzionale, con numerosi patrocini concessi sia dalle principali organizzazioni di categoria che da enti e istituzioni di primo piano. Tra tutti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, la Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome e ancora, l’Agenzia nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il Gruppo Sogin. Come da tradizione per gli eventi firmati Mediapoint & Exhibitions, anche in occasione della Nuclear Power-Expo è prevista una cena di gala riservata ai partecipanti della kermesse e ai loro ospiti che si svolgerà il 22 maggio nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, per un momento di networking in un contesto di grande prestigio storico e culturale. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Fiere, a Piacenza dal 21 al 23 maggio la Nuclear Power Expo
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