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Il bob a Milano-Cortina 2026: regole e programma

(Adnkronos) – Il bob arricchirà lo spettacolo delle Milano-Cortina 2026. A Cortina d’Ampezzo, andranno in scena le gare di questa disciplina, in cui gli atleti dovranno mettere insieme tecnica, strategia e sangue freddo per strappare una medaglia. Intanto, una prima panoramica sulle cose da sapere. L’equipaggio di un monobob è composto da una sola atleta, un bob a due prevede un frenatore e un pilota e un bob a quattro presenta anche altri due atleti per la fase di spinta. Dal punto di partenza, l’equipaggio spinge la slitta per 50 metri (coperta generalmente in meno di sei secondi) e in seguito prende posto. La particolarità è che le gare si articolano in due giorni, con due discese giornaliere: il tempo totale minore, misurato al centesimo di secondo, incorona il vincitore. Se due squadre completano però la gara con lo stesso tempo, occuperanno la stessa posizione. C’è un netto vantaggio nell’essere tra i primi lungo la pista mentre il ghiaccio è ancora fresco e non ruvido e tagliato. Un’altra peculiarità si lega alla partenza: alle Olimpiadi, l’ordine di discesa per la prima manche prende come riferimento la classifica mondiale, con i primi 10 equipaggi che scelgono l’ordine di partenza da 1 a 10 (dall’undicesimo si segue la classifica). Nella seconda manche, invece, i primi 25 equipaggi classificati partiranno in ordine invertito, seguiti dal ventiseiesimo classificato in poi. Nella terza, l’ordine di partenza seguirà la classifica dopo le prime due manche, mentre nell’ultima partiranno solo i 20 equipaggi meglio classificati (in ordine invertito).  Quando si parla di bob, si fa riferimento a una slitta (singola, a 2 o a 4 posti in base alla gara), con quattro pattini disposti a due a due. Qui, la prima coppia è mobile e dà la direzione al veicolo (guidato da un pilota con due tiranti di corda), la seconda è fissa. Nella parte posteriore, c’è un freno con denti metallici, che messo in moto da una leva morde il ghiaccio e viene usato per fermare il mezzo superato il traguardo. Saranno 4 gli ori nel bob assegnati a Milano-Cortina 2026: bob a 4 uomini, bob a 2 uomini e donne, mono bob donne. Si tratta di uno sport invernale inventato dagli svizzeri alla fine del XIX secolo, su una pista stretta ricavata nel ghiaccio e con una slitta a disposizione per sfidare il tempo. Le slitte in legno delle prime competizioni divennero ben presto d’acciaio. Oggi, si gareggia soprattutto su piste di ghiaccio artificiali e con slitte di alta tecnologia, in vetroresina e acciaio. In Italia, il bob club più antico si trova proprio a Cortina d’Ampezzo. A due passi dal teatro delle prossime gare olimpiche. Qualche nome per ripercorrere la tradizione italiana nel bob alle Olimpiadi invernali. Intanto, Gerda Weissensteiner è stata la prima (e unica) italiana in grado di vincere medaglie in due discipline diverse: un oro nello slittino a Lillehammer 1994 e un bronzo nel bob a Torino 2006. Proprio lei, con sei edizioni vissute da protagonista, detiene il primato italiano di presenze ai Giochi Olimpici Invernali (insieme a Wilfried Huber e Armin Zöggeler, nello slittino). Un altro fuoriclasse è stato Eugenio Monti: nel 1956, l’azzurro vinse alle Olimpiadi di Cortina due medaglie d’argento, nel bob a due con Renzo Alverà e nel bob a quattro con Ulrico Girardi, Renato Mocellini e Renzo Alverà. Dodici anni dopo, nel 1968, Monti riuscì anche a vincere due ori scintillanti a Grenoble. Nel bob a due, con Luciano De Paolis, e nel bob a quattro, sempre con De Paolis, affiancato da Mario Armano e Roberto Zandonella.  —milano-cortina-2026webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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