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La tredicesima 2025 sta per arrivare e, come ogni anno, le date di pagamento variano in base alla categoria di lavoratori o pensionati. La mensilità aggiuntiva rappresenta una voce importante per milioni di persone e segue regole precise stabilite dalla normativa e dai contratti collettivi. La tredicesima 2025 sarà erogata nel mese di dicembre, ma con tempistiche differenti tra pensionati, dipendenti pubblici e privati.
Per i pensionati, il pagamento avverrà dall’1 dicembre, insieme all’assegno mensile. L’importo è già consultabile sul cedolino INPS pubblicato sul portale dell’istituto negli ultimi giorni di novembre. Le persone che ritirano la pensione alle Poste dovranno seguire il calendario stabilito dall’ente, che suddivide l’accesso agli sportelli in ordine alfabetico.
I dipendenti pubblici riceveranno la tredicesima a metà mese, con il pagamento dello stipendio di dicembre. Le date ufficiali previste da NoiPA sono tre: 14 dicembre per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, 15 dicembre per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro, 16 dicembre per supplenti temporanei e altri dipendenti statali. Quest’anno gli insegnanti delle scuole materne ed elementari riceveranno la gratifica in anticipo, il 12 dicembre, poiché la data originale cade di domenica.
Nel settore privato, la data non è uniforme e dipende dal contratto collettivo. In genere la tredicesima viene erogata tra il 15 e il 24 dicembre, ma alcune aziende possono anticipare il pagamento a partire dal 10 dicembre. Quest’anno il 20 dicembre cade di sabato, perciò alcune imprese potrebbero procedere all’accredito già nei giorni precedenti o nel primo giorno lavorativo utile.
Il calcolo della tredicesima non corrisponde esattamente allo stipendio netto. La formula standard prevede di dividere la retribuzione lorda mensile per dodici e moltiplicarla per i mesi lavorati nell’anno. Nel conteggio sono compresi ferie, malattia, infortuni, congedo di maternità e giorni retribuiti, mentre sono escluse le assenze ingiustificate. Chi ha lavorato o percepito pensione per tutto l’anno otterrà la mensilità piena; chi ha iniziato o terminato il rapporto a metà anno riceverà una somma proporzionale.



