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Da Giulia a Vanessa, i numeri 2023 di una strage. Nonostante le denunce.
Sono numeri tragici di una strage tutta al femminile quelli con cui si chiude il 2023.
Numeri che pubblica il ministero dell’Interno.
E che il ministero dell’Interno non fa in tempo a pubblicare che sono già da aggiornare con un nuovo omicidio in cui la vittima è donna. E in cui l’assassino è la maggior parte delle volte il partner o un ex.
L’ultimo report pubblicato sulle donne vittime di omicidio fotografa il periodo 1 gennaio-17 dicembre 2023.
Martedì 19 dicembre 2023 ancora in Veneto, dopo Giulia Cecchettin è stata uccisa Vanessa Ballan, 26 anni, mamma di un bambino, in attesa del secondo figlio.
Accusato dell’omicidio Bujar Fandaj, per il quale giovedì 21 dicembre è stato convalidato l’arresto.
Vanessa picchiata e accoltellata come Giulia.
Da un suo ex, come Giulia. Che, come Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, non si è ammazzato dopo l’omicidio. Come non si è ammazzato Alfredo Zenucchi, arrestato in fuga in Toscana dopo aver ucciso la moglie Rossella Cominotti a la Spezia. Hanno dichiarato di volersi uccidere Turetta e Zenucchi, ma, guarda un po’, non ce l’avrebbero fatta.
Ce l’hanno fatta invece a uccidere Giulia e Rossella.
Come per Giulia il Veneto col presidente Luca Zaia ha proclamato il lutto regionale.
A differenza di Giulia, Vanessa aveva denunciato l’uomo accusato del suo omicidio per stalking.
Non è servito a salvarle la vita.
Il procuratore capo di Treviso ha spiegato che il magistrato di turno “Non ha ritenuto che ci fosse una situazione che imponesse una immediata richiesta di misura cautelare. Ma ha ritenuto di approfondire gli atti di indagine chiedendo i tabulati del telefono di Bujar perché i messaggi erano stati cancellati da Vanessa. L’esito dei tabulati non era ancora arrivato. Peraltro in questi quasi due mesi non c’erano stati altri episodi allarmanti. Quindi la valutazione fatta dal magistrato fasce deboli era una non urgenza sulla richiesta di misura cautelare. Alla luce di ciò che è successo la valutazione si è rivelata infondata”.
Come non è riuscita a salvare la vita a Giulia la telefonata ai Carabinieri di un testimone che aveva sentito le urla di Giulia a poca distanza da casa a Vigonovo. Le pattuglie disponibili, hanno poi rendicontato i Carabinieri, erano impegnate in altri interventi.
E nemmeno è servito a salvare la vita a Vanessa non accettare un eventuale ultimo appuntamento.
L’assassino, arrestato dopo la fuga, ha sfondato l’abitazione in cui Vanessa viveva, ha picchiato e accoltellato la ragazza.
Relativamente al periodo 1 gennaio – 17 dicembre 2023, recita il report pubblicato dal ministero dell’Interno sono stati registrati 315 omicidi, con 115 vittime donne.
Manca Vanessa al tragico elenco.
Delle 115 vittime, 94 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 61 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
Ci sono in questo tragico elenco Klodiana, uccisa a Castelfiorentino dall’ex compagno che si è tolto la vita. Lasciando figli orfani.
Ci sono Brunetta e Sara, madre e figlia, uccise ad Arezzo dal marito di Sara, condannato all’ergastolo.
C’è Barbara Capovani, psichiatra al Santa Chiara di Pisa, morta dopo un’aggressione. L’aggressore, omicida, arrestato.
Luca Zaia, presidente Regione Veneto: “Nella tanta tristezza che suscita quanto è accaduto a Vanessa non è possibile trovare una nota di consolazione. Ma il fatto che il presunto assassino sia già stato messo in condizioni di non scappare ci fa pensare che, almeno, non è riuscito nell’intento di sottrarsi alla giustizia. È stato possibile grazie alla massima tempestività e alla grande professionalità nelle indagini svolte dall’Arma dei Carabinieri e condotte sotto la direzione della Procura di Treviso. Ai militari e ai magistrati esprimo i ringraziamenti a nome dei veneti per aver saputo rispondere con tanta rapidità e sensibilità”