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È una svolta epocale per gli automobilisti italiani. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso pubblico l’elenco ufficiale degli autovelox autorizzati. Si tratta di un censimento definitivo che traccia una linea netta sulla legittimità delle sanzioni.
I termini erano tassativi. Entro venerdì 28 novembre, gli enti locali avevano l’obbligo di registrare ogni apparecchio sulla piattaforma ministeriale. Dovevano specificare tutto: marca, modello, numero di matricola. Fondamentali anche gli estremi di omologazione e l’esatta posizione chilometrica.
Ora le regole sono ferree. Gli occhi elettronici che non compaiono in questo database sono, di fatto, irregolari. Devono essere immediatamente spenti. Se dovessero continuare a scattare foto, le conseguenze giuridiche sono chiare. Le multe elevate da dispositivi non censiti sono da considerarsi nulle.
La trasparenza è totale. L’archivio non è a uso esclusivo delle amministrazioni, ma è aperto ai cittadini. Chiunque può verificare la regolarità di una postazione collegandosi al portale dedicato.



