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LIVORNO – La sua generosità, il suo altruismo erano arrivati alla ribalta nazionale in piena emergenza Covid, quando, colonnello medico dell’Esercito in pensione, a 69 anni aveva risposto all’appello del Governo e della Protezione Civile per tornare in trincea, stavolta la corsia di un ospedale. Tra i primi ad arruolarsi in Italia nella task force di solidarietà medica per prestare servizio all’ospedale di Piacenza. Alberto Rossi non c’è più. Se n’è andato all’età di 71 anni. Conosciutissimo a Livorno, un passato all’ospedale militare di via Alfieri, poi alla Brigata Folgore, specializzato in malattie dell’apparato respiratorio. E a Fauglia, dove era stato sindaco due mandati, dal 1993 al 2001, nel cordoglio espresso via social, sono tanti i ricordi a sottolinearne la disponibilità verso gli altri.
Alberto Rossi nel marzo 2020 aveva lasciato la sua Livorno e si era messo a disposizione di una situazione sanitaria drammatica per il Covid all’ospedale di Piacenza, poco distante da Codogno, che fu tra i centri italiani più colpiti dalla pandemia. Dove è iniziato tutto. Allora ai Tg nazionali, che lo intervistarono dopo la sua scelta di partire per l’ospedale di Piacenza, dove prestò servizio volontario come pneumologo per curare chi era stato colpito dal coronavirus, spiegò: “Sono libero, non ho una moglie che mi aspetta a casa. Posso farlo e voglio farlo anche per capire di più ciò che sta succedendo”. Nell’ottobre scorso annunciò che avrebbe eseguito i tamponi a prezzo di costo. L’ultimo saluto ad Alberto Rossi mercoledì 12 gennaio alle ore 15 a Montenero, Livorno.