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LIVORNO – Un allarme bomba, poi rivelatosi infondato, giunto per telefono alla sede romana di Grimaldi ha fatto scattare la maxi-emergenza nel porto di Livorno.
L’avviso, riportante un presunto ordigno a bordo della nave passeggeri Zeus Palace, è arrivato mentre la nave, carica di passeggeri e automobili, era attraccata e in procinto di ripartire per Palermo alle 18,30. Poco dopo le 14,20 la chiamata ha innescato il protocollo di sicurezza: la partenza è stata immediatamente sospesa e la nave è stata spostata in calata Bengasi per ulteriori verifiche.
Sul posto è intervenuto un vasto dispositivo d’emergenza coordinato dalla Centrale di soccorso Cross di Pistoia, che ha mobilitato sanitari del 118, vigili del fuoco, Capitaneria di porto, polizia di frontiera, autorità portuali e volontari di Misericordia e Croce Rossa.
Il governatore toscano Eugenio Giani ha confermato l’attivazione del “sistema regionale maxi emergenze” su X, evidenziando “verifiche in corso: sul posto i nostri sanitari, Capitaneria di porto, forze dell’ordine, Autorità di sistema portuale e vigili del fuoco”.
La Zeus Palace, traghetto di proprietà di Grimaldi Lines lungo 212 metri con capacità fino a 1700 passeggeri e 2050 metri lineari di garage, è stata sottoposta a ispezione approfondita da parte degli artificieri. Scopo dell’operazione è garantire che nessuna minaccia ponga a rischio persone e mezzi.
L’incidente ha immediatamente rallentato il traffico nel porto e provocato la sospensione temporanea dei collegamenti marittimi.