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LIVORNO – ‘Stop genocidio’ dopo Turandot, polemica al Goldoni di Livorno.
‘Stop genocidio‘ dopo Turandot, è polemica al teatro Goldoni di Livorno dove venerdì 26 aprile al termine di Turandot di Puccini è stato esposto sul palco uno striscione con la scritta ‘Cessate il fuoco. Stop genocidio’ al momento dei saluti e degli applausi finali.
Una Turandot che tornava in scena al Goldoni dopo quindici anni di assenza, coproduzione Fondazione Teatro Goldoni e il Festival Puccini di Torre del Lago. Con il finale scritto da Luciano Berio nel 2001 e la regia di Daniele Abbado.
Sindaco Luca Salvetti: “Si tratta di uno striscione più volte esposto in molti altri teatri d’Italia. Posso solo dire, con fermezza, che la linea di questa amministrazione comunale è sempre stata la stessa, manifestata dal primo secondo dallo scoppio della guerra, e cioè quella di mostrare convintamente la bandiera della pace, anche quando qualcuno chiedeva a gran voce l’esposizione della bandiera dello stato di Israele. Il concetto di stop alla guerra e di ricerca della pace mi trova assolutamente d’accordo. Non, invece, su tutto il resto delle strumentalizzazioni politiche”.
Associazione Italia-Israele di Livorno, presidente Celeste Vichi: “Gravità inaudita in quanto si è trasformata una manifestazione dell’alto contenuto culturale in una rappresentazione di parte ed anti-Israele, finendo con l’identificare un’importante istituzione cittadina in un fazioso sostegno alla causa palestinese”.
Alessandro Guarducci, candidato sindaco centrodestra Coalizione del Rinnovamento con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Nuovo Psi, Azione, Lista Guarducci: “Trovo grave e davvero fuori luogo quanto avvenuto nel più importante luogo di cultura di Livorno. Pericolosa deriva antisemita. Una pseudo-cultura, che a quanto pare, vuole politicizzare a senso unico. Una pseudo-cultura che si riempie la bocca con l’antifascismo, ma che ha uno strano modo di concepire la democrazia e la libertà. Una pseudo- cultura pacifista solo quando fa comodo. Ancora una volta a Livorno è emerso drammaticamente l’antisemitismo, diffuso a piene mani in questo periodo da una certa parte politica. Questa situazione fa davvero paura Il tutto è accaduto in un teatro pubblico di proprietà comunale gestito da una Fondazione presieduta dal sindaco Luca Salvetti“.
Poi Guarducci: “Solleciterò immediatamente i parlamentari di centrodestra di manifestare le necessarie interrogazioni presso le sedi istituzionali. Sono d’accordo sul cessate il fuoco, ma perché non è stata esposta anche la bandiera di Israele accanto allo striscione? I civili israeliani uccisi o in ostaggio, le donne violentate, i bambini trucidati non sono vittime da ricordare e da piangere? Io difenderò sempre i valori della libertà e della giustizia contro quelli dell’odio mascherato da pacifismo. Esprimo la mia piena solidarietà e vicinanza alla Comunità Ebraica di Livorno. Le domande: chi sono gli autori del gesto? E’ stato un “blitz” improvviso operato da persone esterne allo spettacolo, che in caso pone importanti interrogativi sulla gestione della sicurezza in un evento pubblico (oltre che politici), o qualcuno all’interno ha dato il permesso per esporre lo striscione?”