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‘Sognando i corsari. Livorno e il suo mare negli Archivi Alinari‘. Gran finale per l’ultimo week end che vede protagonista sabato 7 e domenica 8 ottobre la mostra fotografica ospitata al Museo della Città di Livorno, Polo Culturale dei Bottini dell’Olio, inaugurata il 30 giugno scorso.
Il legame tra Livorno e il suo mare, i cambiamenti sociali e di costume a Livorno, sono raccontati attraverso un secolo, a cavallo tra l’800 e fino agli anni ‘60 del 900, di fotografi e di fotografie.
Il titolo si riferisce a una foto di Michele Vestrini del 1958 che raffigura un bambino di spalle, seduto su una spalletta della Terrazza Mascagni. Di fronte a lui, nella vastità del mare aperto, la celebre nave Vespucci a vele spiegate.
Promossa e organizzata dal Comune di Livorno, la mostra è curata da Fondazione Alinari per la Fotografia con il patrocinio della Regione Toscana insieme al Comune di Livorno.
Curatrice Rita Scartoni di Alinari, Catalogo Sillabe.
Una mostra di primissimo piano che segue l’altrettanto di primissimo piano mostra che Livorno ha dedicato a Banksy.
Il legame tra la città dei 4 Mori e il suo mare, i cambiamenti sociali e di costume a Livorno, sono dunque raccontati attraverso un secolo, a cavallo tra l’800 e fino agli anni ‘60 del 900, di fotografi e di fotografie.
A partire dal dagherrotipo della Dogana D’Acqua attribuito ad Aristide Castelli del 1845 ca. Livorno accoglie precocemente l’invenzione della fotografia. Infatti già nel 1843, a soli 4 anni dalla scoperta del dagherrotipo, Giuseppe Marzocchini aprì proprio a Livorno il primo studio fotografico in Toscana. Un primato che riguarda non solo Livorno ma tutto il territorio regionale, come rivendicato in una réclame della fine del secolo che definiva lo Stabilimento Marzocchini “la più antica fotografia di Toscana”.
Scorrono nell’ esposizione al Museo della Città foto di stabilimenti balneari e bagnanti, mareggiate, vari di navi, palombari, pescatori e altri mestieri legati al mare. Quartieri costruiti lungo le vie d’acqua interne alla città, negli scatti di fotografi (o intere dinastie di fotografi) livornesi.
Nomi di artisti della macchina fotografica come Bettini e Miniati “non lasciano indifferenti gli appassionati e conoscitori di fotografia e sorprenderanno per il loro fascino i visitatori che vedranno per la prima volta le loro immagini”.
“Sorprendenti le diapositive colorate a mano dallo scienziato fiorentino Giorgio Roster” nei suoi soggiorni all’isola d’Elba nella seconda metà dell’800. Così come sempre all’Elba sono state scattate altre fotografie amatoriali di vacanze estive risalenti agli anni Venti e Trenta.