Bioraffineria Eni a Livorno, posata la prima pietra
Vertici Eni con i sindaci Salvetti, Livorno, e Paoli, Collesalvetti. Sindaco Luca Salvetti: "Successo per tutto il territorio". Sindaca Paoli: "Per noi di Collesalvetti vuol dire molto"
LIVORNO – Bioraffineria Eni a Livorno, posata la prima pietra
La prima pietra della nuova bioraffineria Eni a Livorno è stata posata lunedì 14 ottobre all’interno del cantiere di scavo delle fondazioni dell’impianto che sarà realizzato all’interno del perimetro della raffineria esistente.
La bioraffineria di Livorno avrà un volume di produzione di 500.000 tonnellate all’anno di carica, in linea di massima per la produzione di Hvo, diesel di origine biologica che potrà essere utilizzato nei mezzi tradizionali e soprattutto attraverso la filiera logistica già presente in termini di distribuzione di motori a combustione interna.
Alla cerimonia hanno partecipato i sindaci di Livorno e Collesalvetti, Luca Salvetti e Sara Paoli, il prefetto Giancarlo Dionisi insieme a Giuseppe Zaffarana, presidente del consiglio di amministrazione Eni, Giuseppe Ricci, direttore trasformazione industriale di Eni e Pietro Chèrié, direttore della raffineria Eni di Livorno.
Sindaco Luca Salvetti: “Conversione in bioraffineria significa certezze sul futuro del sito produttivo ENI, mettere al sicuro i livelli occupazionali, garantirci interventi sulla sostenibilità ambientale. Un passaggio costruito in questi anni che è un successo per tutto il territorio”.
Sindaca Sara Paoli: “Bioraffineria vuol dire molto per noi di Collesalvetti. Innanzitutto lavoro per la comunità, poi, presente e futuro di una nuova economia fondata su produzione e ambiente. Saremo vigli e continueremo a monitorare, insieme a tutte le istituzioni presenti all’inaugurazione, l’andamento della nuova realizzazione e l’impegno sociale che ci siamo prefissati insieme, tra istituzioni, azienda e parti sociali”.
Poi sindaca Paoli: “Gli “85 anni di storia e un futuro da bioraffineria” sono un bagaglio pesante e significativo per l’area per molteplici aspetti: quello sociale, quello ambientale e quello sostenibile. Il polo chimico industriale di Stagno ha garantito crescita, poi, preoccupazioni per la sua crisi e oggi è ancora una volta un’opportunità occupazionale legata ad un progetto nuovo con un impegno sostenibile e il consolidamento di un progetto di uno stabilimento che avuto il coraggio di cambiare”.
“Vorrei esprimere tutto il mio orgoglio per questa giornata – ha detto Zaffarana – in cui mi piace sottolineare alcuni aspetti. E cioè che Livorno, città in cui è nata l’industria energetica italiana, continua a essere protagonista anche per il futuro cavalcando la transizione energetica che è in atto”. Per Zaffarana “questo lo fa appunto attraverso la prossima bioraffineria in ordine alla quale mi preme sottolineare tre aspetti: utilizzerà tecnologia di proprietà Eni, che significa grande capacità di innovazione e ricerca, lo fa con un grande attenzione al sociale tant’è che verranno salvaguardati tutti i livelli occupazionali diretti e indiretti che sono attualmente presenti a Livorno, e in terzo luogo sempre la città di Livorno diventa protagonista con riguardo al ‘piano Mattei’, perché la materia prima che sarà utilizzata in buona parte arriva dai nostri agri-hub.
Eugenio Giani è intervenuto all’evento dal titolo ’85 anni di storia e un futuro da bioraffineria’, che celebra sia gli oltre ottant’anni di attività del sito industriale Eni sia la simbolica posa della prima pietra della nuova bioraffineria, che il presidente della Regione Toscana ha controfirmato
Giani ha partecipato al sopralluogo nelle aree dove sorgeranno i nuovi impianti, con un investimento di oltre 500 milioni e preservando la forza lavoro e l’indotto, e ha quindi annunciato: “In giunta regionale si completa di fatto l’iter autorizzatorio dell’intervento: abbiamo all’ordine del giorno la delibera della Regione che, sentiti Comuni e Provincia, sancisce l’intesa sull’autorizzazione unica statale”.