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PIOMBINO – Rigassificatore Piombino, operazioni trasbordo Eni.
La nave metaniera Kalymnos è arrivata nel porto di Piombino, provincia di Livorno, nella notte tra il 4 e 5 maggio ed è stata affiancata al rigassificatore Golar Tundra targato Snam con il primo carico di gas utile a collaudare l’impianto.
Eni ha avviato, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, le operazioni di trasbordo del primo cargo di Gnl nel nuovo terminale Snam di rigassificazione di Piombino, che ha una capacità complessiva di trattamento di 5 miliardi di metri cubi all’anno, pari al 7% del fabbisogno italiano. Il carico è stato prodotto nell’impianto di liquefazione di Damietta, in Egitto, uno dei siti di approvvigionamento di Gnl su cui Eni ha investito con l’obiettivo strategico di accrescere il portafoglio integrato di gas liquefatto.
Il sindaco Francesco Ferrari ha incontrato Pichetto Fratin in Comune: “L’incontro è stato l’occasione per ribadire personalmente al Ministro la posizione di totale contrarietà al rigassificatore in un contesto, peraltro, nel quale il Comitato Tecnico Regionale non ha ancora espresso il proprio parere definitivo sulla sicurezza dell’impianto. Voglio ricordare che c’è un procedimento in corso che vedrà il Tar pronunciarsi il prossimo 5 luglio. Con il Ministro abbiamo però affrontato soprattutto molte delle problematiche ambientali della città e le conseguenti azioni necessarie a risolverle. Ritengo che solo una collaborazione attiva possa produrre atti e progetti concreti in risposta alle criticità di questo territorio. Sono convinto che, ascoltando i nostri bisogni ed agendo concretamente per dar loro risposta, il Governo possa dimostrare di essere diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto”.
Con il ministro Pichetto Fratin presenti alle operazioni di trasbordo anche Eugenio Giani, presidente Regione Toscana e commissario straordinario rigassificatore, l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, il direttore generale di Natural resources di Eni, Guido Brusco, nonché il presidente dell’Autorità portuale del Tirreno settentrionale, Luciano Guerrieri. Era presente anche il prefetto di Livorno, Paolo D’Attilio.
Eni, si legge in una nota, “ha acquisito capacità di rigassificazione nel terminale di Piombino nell’ambito della strategia di diversificazione delle forniture di Gnl verso l’Italia attraverso il gas di propria produzione internazionale, facendo leva sulle consolidate relazioni con i Paesi produttori in cui Eni opera e sull’approccio di sviluppo fast-track dei progetti aumentando i volumi di gas disponibili da Algeria, Libia e Italia e incrementando i carichi di Gnl da Egitto, Congo, Qatar, Angola, Nigeria, Indonesia e Mozambico. Così facendo Eni sarà in grado di garantire le forniture di gas ai propri clienti attraverso un portafoglio maggiormente diversificato che prevede una crescita del Gnl contrattualizzato a oltre 18 Mtpa entro il 2026, il doppio rispetto al 2022, confermandone il ruolo di fonte energetica affidabile, a sostegno della sicurezza degli approvvigionamenti e in accompagnamento alla transizione energetica. La nuova capacità di rigassificazione contribuirà a implementare il piano Eni di completa sostituzione del gas russo al 2024-2025 e ad aumentare la disponibilità di gas per il Paese con potenziale beneficio in termini di prezzi e competitività del sistema economico industriale italiano.
Giani: “Siamo veramente soddisfatti di come si è sviluppato l’iter e adesso di come si sta concretizzando la realizzazione delle infrastrutture. Tutto ciò consentirà al nostro Paese di avere 5 miliardi di metri cubi di gas l’anno e permetterà all’Italia di non essere dipendente dal gas che arrivava dalla Russia. L’arrivo della prima nave metaniera che consente alla Golar Tundra di effettuare i test di rigassificazione rappresenta un importante traguardo per la Toscana, che si è messa a disposizione per garantire al sistema Italia di affrontare e superare la crisi legata alla guerra in Ucraina. Adesso, però, occorre portare a termine il percorso che deve assicurare al territorio di Piombino le giuste compensazioni e il necessario rilancio”.