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FIRENZE – Due sconfitte nel sabato di serie C per le toscane: ko la Pianese con il Guidonia e, ben più pesante, il Livorno a Pineto. Domani chiude il quadro la trasferta ad Ascoli del Pontedera.
Guidonia – Pianese 1-0
GUIDONIA MONTECELIO (3-5-1-1): Mazzi; Malomo (31’ st Mulè), Cristini, Esempio; Marchioro (25’ st Zappella), Mastrantonio (28’ st Sannipoli), Santoro, Tascone, Errico; Spavone (25’ st Calì); Bernardotto. A disposizione: Stellato, Stefanelli, Calzone, Falleni, Russo, Zuppel, Franchini, Tessiore. Allenatore: Ginestra.
PIANESE (3-5-2): Filippis; Masetti, Gorelli, Chesti; Coccia, Proietto (39’ st Fabrizi), Simeoni, Bertini M. (39’ st Puletto), Sussi; Martey (19’ st Balde), Bellini. A disposizione: Bertini T., Porciatti, Sodero, Spinosa, Jasharovski, Xhani. Allenatore: Birindelli.
ARBITRO: Di Reda di Molfetta (Gennuso – Chimento)
RETI: 37’ st Bernardotto
NOTE: AMMONITI Santoro, Bertini M., Cristini, Errico, Gorelli. Espulso Bernardotto. Spettatori 1095. Recupero: 5’, 6’. Angoli: 3-5.
GUIDONIA – Sconfitta di misura per la Pianese, che al Comunale di Guidonia vede interrompere la sua striscia di vittorie. Le zebrette giocano alla pari per tutto l’incontro, si vedono annullare una rete per un episodio dubbio ma alla fine a beffare la formazione bianconera è Bernardotto, che sfrutta un tiro da posizione ravvicinata per regalare la posta piena ai suoi.
Partenza sprint dei laziali, che cercano di prendere in mano il pallino del gioco. Il primo vero squillo della gara è però di marca bianconera: Coccia serve Martey, che con un numero salta Tascone, ben piazzato, e calcia a giro sul secondo palo. Pallone fuori di un nulla. Ci prova ancora la Pianese al 18’, stavolta su calcio di punizione, ma la conclusione di Coccia termina alta. Un minuto più tardi, al 19’, è il Guidonia a rendersi pericoloso con Mastrantonio, ma Filippis si supera e devia in corner. I padroni di casa provano a farsi vedere con Bernardotto poco dopo la mezz’ora, ma Chesti sventa tutto. Al 37’ le zebrette gonfiano la rete con Gorelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma l’arbitro ferma tutto per un presunto fallo in attacco,
decisione che lascia più di una perplessità sulla panchina bianconera. I blugiallorossi provano a rendersi pericolosi nel finale di primo tempo, ma la retroguardia pianese si difende con attenzione. Al 47’ è Bellini a sfiorare la rete del vantaggio con un colpo di testa su cross di Coccia, ma il pallone termina di poco a lato. Alla fine del primo tempo il punteggio è di 0-0.
Il secondo tempo riparte in equilibrio, se si fa eccezione per un tiro improvviso al 5’ da parte di Bernardotto, tentativo che si rivela velleitario. La Pianese si fa vedere al 9’ con un calcio piazzato battuto da Marco Bertini indirizzato verso il centro, Gorelli interviene di testa ma la sua conclusione è smorzata da un difensore. La risposta laziale arriva al quarto d’ora: Errico fa partire uno spiovente insidioso dal limite dell’area ma Filippis è provvidenziale con un’uscita tempestiva. Le due formazioni continuano a studiarsi per larghi tratti e neanche la girandola di cambi provoca scossoni. Al 37’, però, arriva l’episodio che sblocca la gara: Zappella fa partire un traversone dalla destra e Bernardotto, appostato sul secondo palo, sigla il vantaggio con un tap-in da distanza ravvicinata. L’attaccante del Guidonia, nell’esultare, si toglie la maglietta: essendo già ammonito, l’arbitro lo manda negli spogliatoi anzitempo dopo aver sventolato il secondo giallo. Al 43’ la Pianese va vicina al pari: azione imbastita dai neoentrati Puletto e Fabrizi che dialogano nello stretto, l’attaccante con la maglia numero 29 va a calciare a botta sicura ma trova una ribattuta. I bianconeri si riversano in avanti e in pieno recupero ci provano in più occasioni: prima da calcio d’angolo, con Puletto che trova in area Sussi, il cui tiro viene contratto, poi ancora con l’esterno che tenta nuovamente la battuta a rete sfruttando uno schema da calcio piazzato, ma trovando ancora una volta il muro laziale. È l’ultima emozione del match.
Dopo il 90′
“La partita è stata equilibrata fino a 10-15 minuti prima del gol. Il Guidonia – ha detto il tecnico bianconero Alessandro Birindelli – è stato più brillante, noi abbiamo pagato forse un po’ di stanchezza. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e siamo stati un pochino meno puliti tecnicamente sulle uscite. Specialmente nella prima parte, non riuscivamo a trovare i quinti per andare sugli attaccanti, e quando trovavamo gli attaccanti facevamo fatica a tenere la palla”. “Ora – ha aggiunto Birindelli – dobbiamo cercare di recuperare qualche elemento perché questo gruppo di giocatori è da un mesetto che sta tirando la carretta. In questo modo potremmo far rifiatare qualche ragazzo e avere qualche soluzione diversa anche tatticamente. Ad ogni modo – sottolinea il mister delle zebrette – bisogna fare i complimenti a questo gruppo di ragazzi e ringraziarli: anche oggi la prestazione l’hanno fatta e sono usciti dal campo dopo aver dato tutto. Non ho nulla da rimproverargli. Adesso c’è solo da ritrovare un po’ di entusiasmo e, a cominciare da domani, ripartire rimboccandosi le maniche, sperando di recuperare più elementi possibile”.
Pineto – Livorno 3-0
PINETO (4-3-2-1): Tonti; Baggi (39’st Gagliardi), Postiglione, Frare (39’st Capomaggio), Borsoi; Germinario, Amadio (20’pt Nebuloso; 29’st Marrancone), Lombardi; Bruzzaniti, Schirone; D’Andrea (39’st Tupone). A disp.: Marone, Ienco, Viero, Saccomanni, Menna. All.: Tisci
LIVORNO (3-4-2-1): Ciobanu; Noce, Monaco, Nwachukwu (25’st Panaioli); Mawete, Hamlili, Odjer (23’st Marinari), Gentile (1’st Antoni); Biondi (34’st Calvosa), Marchesi (1’st Dionisi); Di Carmine. A disp.: Tani; Welbeck, Panattoni, Haveri, Baldi, Peralta. All.: Formisano.
ARBITRO: Colaninno di Nola (Brunozzi di Foligno e Cataneo di Foggia)
RETI: 4’pt Postiglione, 46’pt Schirone, 27’st Lombardi
NOTE: Espulso Di Carmine. Amminiti Di Carmine e Odjer
PINETO – Disastro Livorno, probabile capolinea per mister Formisano.
Con il Pineto gli amaranto non entrano praticamente mai in partita e crollano nettamente, chiudendo la partita in dieci uomini. Per gli amaranto, invece, una trasferta da dimenticare: poca organizzazione, tante imprecisioni e un’espulsione che ha spento ogni speranza di rimonta.
L’avvio è subito favorevole ai padroni di casa. Al 5’ Postiglione sfrutta un perfetto cross di Bruzzaniti su calcio piazzato e di testa infila il portiere livornese, firmando l’1-0 che accende lo stadio. Il Livorno prova a reagire, ma fatica a costruire occasioni nitide e si affida a iniziative individuali di Hamlili e Di Carmine.
Al 35’ un contatto in area tra Noce e Schirone fa protestare il Pineto, ma l’arbitro Colaninno, dopo il controllo al video, lascia proseguire. Nel recupero del primo tempo arriva però il raddoppio: Bruzzaniti calcia una punizione insidiosa, la difesa amaranto non libera e Schirone, ben appostato, trova il tap-in vincente per il 2-0.
Nella ripresa il Livorno prova a riaprire la gara. Al 55’ Hamlili sfiora il gol con un tiro al volo che impegna Tonti, poi al 58’ Dionisi spreca una grande occasione in contropiede. Ma al 65’ arriva la svolta negativa: Di Carmine, già ammonito, commette fallo su Lombardi e viene espulso, lasciando i toscani in inferiorità numerica.
Il Pineto ne approfitta e al 73’ chiude la partita con il gol del 3-0: Borsoi serve Lombardi, che controlla e con un sinistro preciso batte il portiere. Da lì in avanti è pura gestione per gli abruzzesi, che tra gli applausi del pubblico portano a casa tre punti d’oro.
In casa Livorno si respira solo delusione e tensione. Abbiamo regalato troppo e non siamo stati squadra”, ha ammesso il tecnico amaranto, visibilmente contrariato per la prova dei suoi. Ma per lui potrebbero essere le ultime ore in amaranto.
Ascoli – Pontedera
A chiudere il turno per le toscane la sfida all’Ascoli del Pontedera. L’allenatore Menichini gioca contro il suo passato: “È chiaro che per me non è una partita come le altre. Tornare dove si è stati bene fa sempre piacere: ad Ascoli ho vissuto quattro anni di serie A, con un grandissimo allenatore come Carletto Mazzone, ed ho ricordi belli della città e dei tifosi. Andiamo ad affrontare una squadra costruita per la promozione, per cui servirà una partita super per uscire con un risultato positivo. Dobbiamo mettere in campo il nostro entusiasmo e la nostra umiltà. Devo valutare con lo staff alcune possibilità tattiche e di scelta dei giocatori, ci prendiamo tutto il tempo fino a domani ma sono sicuro che chi andrà in campo darà il meglio”.